Il patto

Francia e Germania si alleano sulla "solidarietà energetica"

Parigi fornirà gas ai tedeschi, Berlino pronta a inviare elettricità. Cremlino: "Nord Stream fermo per colpa delle sanzioni". Venerdì il vertice Ue sull'energia

Francia e Germania si alleano sulla "solidarietà energetica"
Ludovic Marin, Pool via AP
La videoconferenza tra Macron e Scholz

Parigi fornirà gas alla Germania, Berlino fornirà elettricità alla Francia: è la sostanza dell'accordo sulla "solidarietà energetica franco-tedesca" annunciata oggi all'Eliseo dal presidente della Repubblica francese Emmanuel Macron, in una conferenza stampa tenuta dopo un colloquio in videochiamata con il cancelliere Olaf Scholz

Macron ha spiegato: "La Germania ha bisogno del nostro gas e noi abbiamo bisogno dell'elettricità prodotta nel resto dell'Europa, e in particolare in Germania. Contribuiremo alla solidarietà europea in materia di gas e beneficeremo della solidarietà europea in materia di elettricità. Finalizzeremo nelle prossime settimane i necessari collegamenti per poter fornire gas alla Germania se c'è un bisogno di solidarietà e ogni volta che ce ne sarà. Fin da oggi, per la prima volta da molto tempo, la Francia è esportatrice di gas verso il resto dell'Europa. Rafforzeremo questo aspetto e ci metteremo in grado di essere solidali sul piano del gas con la Germania se l'inverno sarà difficile e se loro ne avranno bisogno".

"Allo stesso modo - ha proseguito il presidente francese - la Germania si è impegnata ad una solidarietà elettrica nei confronti della Francia e si metterà nella situazione di avere più elettricità e soprattutto di fornirci, nelle situazioni di picco, la sua solidarietà elettrica. Questa solidarietà franco-tedesca è l'impegno che abbiamo preso con il cancelliere Scholz".

Macron ha anche annunciato che la Francia ha raggiunto il 92-93% della capacità degli stoccaggi di gas garantendo le riserve necessarie a superare l'inverno "in anticipo rispetto alle nostre aspettative". È anche un livello sensibilmente più alto di quello finora raggiunto dall'Italia: l'83,5%, secondo quanto comunicato oggi stesso da Snam.

A proposito di Italia, il capo di stato transalpino si è anche detto intenzionato a sostenere una eventuale proposta della Commissione europea volta a stabilire un tetto al prezzo del gas acquistato dalla Russia perorata dal presidente del Consiglio Mario Draghi, prima delle dimissioni, in più di un vertice internazionale. La misura, che sarà venerdì prossimo sul tavolo del vertice dei ministri dell'energia Ue, sarebbe "coerente con la nostra politica sanzionatoria e ridurrebbe i prezzi", ha osservato Macron, che con Scholtz ha anche trovato sintonia sul tema della tassazione degli extraprofitti: "L'approccio giusto è chiedere un contributo a livello europeo agli operatori di mercato", che poi "potrebbe poi essere trasferito agli Stati membri per finanziare le loro misure nazionali"

Il presidente francese ha inoltre chiesto ai francesi di moderare l'uso dell'aria condizionata e, quest'inverno, "attenersi a una soglia di riscaldamento intorno ai 19 gradi". Così, "in maniera del tutto spontanea, il paese potrà raggiungere i suoi obiettivi di sobrietà", fissati al 10% di consumi in meno, "ed evitare il razionamento".

In serata è intervenuto anche il vice-cancelliere tedesco Robert Habeck: a una domanda su quale impatto avranno le prossime mosse di Gazprom sulla politica energetica tedesca, ha risposto assicurando che "risolveremo i nostri problemi senza dover tener conto delle mosse di Putin".

Cremlino: gasdotto fermo per colpa delle sanzioni

Mentre il prezzo del gas è tornato a volare, toccando nuovamente ad Amsterdam il picco dei 290 euro al megawattora per poi chiudere a 245 euro, il portavoce del Cremlino Dmitri Peskov ha detto che l'interruzione delle forniture attraverso il gasdotto Nord Stream è dovuta alle “sanzioni che impediscono la manutenzione delle unità, che impediscono il loro spostamento senza adeguate garanzie legali, che impediscono queste garanzie legali e così via", mentre Putin, partecipando a un incontro sullo sviluppo socio-economico della Kamchatka, ha detto che la produzione di Gazprom "non sta calando, sta solo crescendo".

Venerdì il vertice Ue

La presidenza ceca del Consiglio Ue intanto ha diffuso l'ordine del giorno del vertice sull'energia di venerdì: oltre alla discussione sul price cap, sarà valutata l'ipotesi di un sostegno finanziario alle imprese più esposte, un "supporto immediato della linea di credito per i partecipanti al mercato che sperimentano richieste di margini molto elevate, inclusa la possibilità di una soluzione specifica a livello europeo", nonché "il disaccoppiamento e la limitazione dell'impatto del prezzo del gas sul prezzo dell'energia elettrica", la limitazione dei profitti extra dei produttori di energia, misure per ridurre la domanda di elettricità e la possibilità di utilizzare le quote di riserva Ets, il sistema di scambio delle emissioni.