Il nodo Orban

Il voto a Strasburgo: "L'Ungheria è una minaccia per l'Ue". No di Lega e Fdi, Budapest: "Un insulto"

Il centrodestra italiano si divide anche su una relazione che mira a maggiore trasparenza nei partiti e introduce protocolli contro le molestie sessuali. Via libera a un nuovo prestito da 5 miliardi di euro all'Ucraina

Il voto a Strasburgo: "L'Ungheria è una minaccia per l'Ue". No di Lega e Fdi, Budapest: "Un insulto"
Fred Marvaux/EP/European Union
Votazione al Parlamento europeo di Strasburgo, 15 settembre 2022

Il Parlamento europeo ha approvato oggi un rapporto in cui l'Ungheria guidata da Viktor Orban viene definita una "minaccia sistemica" ai valori fondanti dell'Ue e una "autocrazia elettorale" e si chiede l'intervento della Commissione e del Consiglio perché attivino tutte le misure previste dall'articolo 7 dei trattati europei, ossia la clausola di sospensione dall'Unione. Un voto che il ministro degli Esteri magiaro Peter Szijjarto, in una conferenza stampa, ha commentato in questi termini: “Mettere in discussione le prestazioni della nostra democrazia è un insulto nei confronti degli ungheresi, che hanno eletto questo governo già quattro volte”.

Lega e Fratelli d'Italia hanno votato contro il report, insieme ai rispettivi gruppi parlamentari, Identità e democrazia (di cui fanno parte, tra gli altri, il Rassemblement national di Marine Le Pen e Alternative für Deutschland) e Conservatori e riformisti, nei cui banchi siedono anche Vox e i Democratici Svedesi.

"La relazione si basa su opinioni soggettive e affermazioni politicamente distorte", ha spiegato la delegazione di Fdi, "si tratta dell'ennesimo attacco politico nei confronti del legittimo governo ungherese, in una fase difficile per l'Europa nella quale a tutti i livelli si dovrebbe perseguire la strada dell'unità e non quella della polarizzazione per motivi ideologici".  Immediate sono arrivate parola di stigma da centrosinistra e Movimento 5 stelle.

In un altro voto di oggi è stata approvata una relazione che, in vista delle elezioni europee del 2024, mira ad aumentare la trasparenza e la redditività finanziaria dei partiti politici europei e introduce disposizioni sull'uguaglianza di genere e protocolli contro le molestie. In questo caso la delegazione della Lega si è astenuta in blocco, mentre il resto di Identità e Democrazia ha votato contro.  Gli eurodeputati di Fratelli d'Italia si sono invece divisi: in due si sono astenuti, altrettanti hanno votato sì. Il resto del gruppo dei Conservatori e Riformisti, co-presieduto da Fdi,  ha invece votato contro. Tutti gli altri eurodeputati italiani hanno votato sì. 

Un terzo via libera votato oggi a Strasburgo è infine quello al prestito da 5 miliardi di euro all'Ucraina per l'assistenza macro-finanziaria a Kiev con l'obiettivo di coprire le spese causate dall'invasione russa. L'importo andrà a costituire la seconda tranche di un pacchetto di sostegno Ue da 9 miliardi di euro.