Il riconoscimento come "statista dell'anno"

Mario Draghi premiato a New York: "Solo l'Ucraina può decidere quale pace è accettabile"

Al premier il "World statesman": "Spero che Russia decida di tornare alle norme che ha sottoscritto nel 1945". Kissinger: "Dialogo Usa-Cina contro il rischio escalation"

Mario Draghi premiato a New York: "Solo l'Ucraina può decidere quale pace è accettabile"
Filippo Attili/Palazzo Chigi/LaPresse
Mario Draghi a New York per l’Assemblea generale delle Nazioni Unite

"Resto ottimista, l'Occidente è unito", ma "Solo l'Ucraina può decidere quale pace è accettabile", così il premier Mario Draghi ricevendo il premio "Statista dell'anno", dalla Appeal of Conscience Foundation, nel primo dei quattro giorni che trascorrerà a New York, dove domani parlerà all'assemblea generale delle Nazioni Unite. Durante la cerimonia anche l'ex Segretario di Stato Usa Henry Kissinger: "Il suo coraggio e la sua visione faranno sì che resterà con noi a lungo", ha aggiunto, mentre Draghi faceva con la mano il gesto di frenare. 

 

Mario Draghi a New York per l’Assemblea generale delle Nazioni Unite Filippo Attili/Palazzo Chigi/LaPresse
Mario Draghi a New York per l’Assemblea generale delle Nazioni Unite

Occidente fermo ed unito "nonostante tentativi di Mosca di dividerci"
"L'eroismo dell'Ucraina, del presidente Zelensky e del suo popolo - ha osservato il premier - è un monito potente di quello per cui lottiamo e rischiamo di perdere. L'Unione europea e il G7, insieme con iloro alleati, sono rimasti fermi e uniti in supporto dell'Ucraina, nonostante i tentativi di Mosca di dividerci - ha puntualizzato Draghi - la nostra richiesta collettiva per la pace continua, come dimostra l'accordo per sbloccare tonnellate di cereali dai porto del Mar Nero. Ma solo l'Ucraina può decidere quale pace è accettabile. Il mondo chiede coraggio e chiarezza ma anche speranza e amore".

Draghi rimarca il peso delle scelte russe nella edizione dell'assemblea dell'Onu al via domani: "Spero che ci sarà un futuro quando la Russia deciderà di tornare alle stesse norme sottoscritte nel 1945. Nonostante tutta l'oscurità dei tempi in cui viviamo, rimango ottimista riguardo al  futuro". "L'importanza del dialogo - che celebriamo stasera - è stata al centro della mia vita professionale come economista e come decisore politico. Il valore di una partnership di successo tra organismi multilaterali e istituzioni locali è stata una delle principali lezioni che ho imparato lavorando alla Banca Mondiale negli anni '80". Queste le parole del presidente del consiglio, ancora sull'Ucraina: "Le autocrazie prosperano sfruttando la nostra esitazione, dovremmo evitare l'ambiguità, per non pentircene in seguito. Dobbiamo essere disposti a collaborare, purché ciò non significhi compromettere i nostri principi fondamentali.

Mario Draghi riceve il premio Appeal of Conscience World Statesman dal rabbino Arthur Schneier Jason DeCrow/AP Images for Appeal of Conscience Foundation
Mario Draghi riceve il premio Appeal of Conscience World Statesman dal rabbino Arthur Schneier

Il discorso, al gala della Appeal of Conscience Foundation, una serata nel segno dell'Italia con l'Inno di Mameli, eseguito in apertura da una cantante lirica. Draghi è stato celebrato come leader mondiale, come "visionario" e "risolutore di problemi", nelle parole dell'ex segretario di stato Usa, Henry Kissinger: "Ho grande rispetto per lui e per la sua grande visione e capacità di analisi", ha detto il diplomatico statunitense, presente nonostante i suoi 99 anni, seduto al fianco del premier. Henry Kissinger ha messo in guardia sul rischio di "escalation ed incidenti" tra Usa e Cina, auspicando quindi la necessità che le due potenze dialoghino tra loro, e "non solo per i problemi immediati". 

Henry Kissinger, Mario Draghi Jason DeCrow / AP Images for Appeal of Conscience Foundation
Henry Kissinger, Mario Draghi

La motivazione del Premio
Il riconoscimento per la "lunga leadership poliedrica nella finanza e nel pubblico servizio di cui hanno beneficiato l'Italia e l'Unione europea e che ha aiutato la cooperazione internazionale", come ha spiegato il rabbino Arthur Schneier, fondatore e presidente della fondazione. Era presente alla premiazione anche il segretario di stato vaticano Pietro Parolin.

 

Mentre il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha inviato un messaggio: "mi congratulo con il mio amico, il premier Mario Draghi che ha ricevuto il premio per il suo lavoro per fare avanzare i diritti umani nel mondo. Draghi è stato una voce potente nella promozione della tolleranza e della giustizia, lo ringrazio per la sua leadership".

Alla cerimonia del premio hanno partecipato, oltre all'ambasciatrice d'Italia a Washington Mariangela Zappia, il Ceo di Bank of America, Brian Thomas Moynihan e il presidente e Ceo di Blackstone Group Stephen Allen Schwarzman, che ha ricordato come Draghi abbia "salvato l'Europa dal collasso e dato lustro al suo Paese nel mondo".