L'intelligence russa sostiene di avere già alcune prove che indicano un ruolo dell'Occidente nell'organizzare e realizzare le esplosioni che hanno messo fuori uso i gasdotti Nord Stream. L'ha affermato il capo del servizio esterno d'intelligence russa Sergey Naryshkin, secondo quanto riporta oggi l'agenzia di stampa Ria Novosti.
"Abbiamo già alcuni materiali che indicano la pista occidentale nell'organizzazione e nell'attuazione dell'attacco terroristico" ai gasdotti Nord Stream 1 e Nord Stream 2, ha dichiarato il capo dell'Svr, Sergey Naryshkin. "A mio parere, l'Occidente sta facendo di tutto per nascondere i veri responsabili e organizzatori di questo attacco terroristico", ha aggiunto.
Anche Dmitry Peskov, portavoce del presidente russo Vladimir Putin, ha ribadito che "i danni provocati al gasdotto Nord Stream sono dovuti ad un "atto di terrorismo di stato senza precedenti e non si può fare a meno di una "seria indagine internazionale". "Ovviamente, un atto così senza precedenti, si potrebbe dire, di terrorismo di stato, non può e non dovrebbe fare a meno di una seria indagine internazionale. Naturalmente, sarà necessaria la cooperazione nell'ambito di tale indagine", ha affermato il portavoce del Cremlino.
Stati Uniti su Nord Stream: "Prima bisogna completare le indagini”
"Solo una volta che sarà "completata" l'indagine sulla natura delle esplosioni che hanno provocato quattro fuoriuscite di gas dai Nord Stream 1 e 2 sarà possibile "determinare con certezza cosa sia successo". Ha dichiarato oggi il segretario alla Difesa americano, Lloyd Austin, dopo un bilaterale alle Hawaii con il suo omologo filippino, Jose Faustino Jr.
Secondo quanto riferito dalla Cnn, Austin - che nelle scorse ore ha parlato con il ministro della Difesa danese Morten Bodskov - ha dichiarato di aver offerto al governo di Copenaghen "tutta l'assistenza che gli Stati Uniti possono fornire". "Fino a quando non avremo ulteriori informazioni o saremo in grado di fare ulteriori analisi, non speculeremo su chi potrebbe essere stato il responsabile", ha aggiunto il segretario alla Difesa.
L'impatto sul clima
Secondo Greenpeace, il potenziale impatto climatico della fuoriuscita di metano da Nord stream 1+2 potrebbe essere di "30 milioni di tonnellate di CO2 equivalente in un periodo di 20 anni. Pari alle emissioni annuali di 20 milioni di automobili nell'Ue".