Angelus

Papa Francesco: "Non restare indifferenti davanti alla corruzione"

"A noi cristiani - ha detto il Pontefice - non è permesso scoraggiarci o, ancora peggio, lasciar correre, restare indifferenti"

Papa Francesco: "Non restare indifferenti davanti alla corruzione"
(Rainews)

"Anche nel mondo di oggi ci sono storie di corruzione come quella che il Vangelo ci racconta; condotte disoneste, politiche inique, egoismi che dominano le scelte dei singoli e delle istituzioni, e tante altre situazioni oscure. Ma a noi cristiani non è permesso scoraggiarci o, ancora peggio, lasciar correre, restare indifferenti". Lo ha detto Papa Francesco all'Angelus.   "Al contrario, siamo chiamati ad essere creativi nel fare il bene, con la prudenza e la scaltrezza del Vangelo, usando i beni di questo mondo - non solo quelli materiali, ma tutti i doni che abbiamo ricevuto dal Signore - non per arricchire noi stessi, ma per generare amore fraterno e amicizia sociale", ha aggiunto.

Nel Vangelo di oggi, ha spiegato il Pontefice, "Gesù racconta una storia di corruzione: un amministratore disonesto, che ruba e poi, scoperto dal suo padrone, agisce con furbizia per venire fuori da quella situazione. Ci chiediamo: in che consiste questa furbizia e cosa vuole dirci Gesù? Dal racconto vediamo che questo amministratore finisce nei guai perché ha approfittato dei beni del suo padrone; ora dovrà rendere conto e perderà il suo lavoro. Ma lui non si dà per vinto, non si rassegna al suo destino e non fa la vittima; al contrario, agisce subito con furbizia, cerca una soluzione, è intraprendente".   Gesù "prende spunto da questa storia per lanciarci una prima provocazione: "I figli di questo mondo - dice - verso i loro pari sono più scaltri dei figli della luce". Capita cioè che, chi si muove nelle tenebre, secondo certi criteri mondani, sa cavarsela anche in mezzo ai guai, sa essere più furbo degli altri; invece, i discepoli di Gesù, cioè noi, a volte siamo addormentati, oppure siamo ingenui, non sappiamo prendere l'iniziativa per cercare vie d'uscita nelle difficoltà".

Francesco ha poi rivolto un pensiero alle Marche colpita dall'alluvione. "Prego per i defunti e per i loro familiari, per i feriti e per chi ha subito gravi danni. Il Signore dia forza a quella comunità".

Al termine dell'Angelus, il Pontefice ha rivolto un nuovo appello per la pace in Ucraina. "Continuiamo a pregare per il martoriato popolo ucraino e per ogni paese martoriato dalla guerra", ha detto.