Il comunicato va dritto al punto: "a seguito delle violente e reiterate aggressioni a conducenti, controllori, capi stazione, addetti a traghetti e vaporetti, registrate su tutto il territorio nazionale che stanno proseguendo anche dopo la proclamazione dello sciopero". È questo il motivo dello stop nazionale di oggi del trasporto pubblico proclamato da tutte le sigle sindacali.
Uno sciopero sospeso nelle Marche a causa della situazione di emergenza dopo l'alluvione che ha provocato almeno nove vittime e che ha arrecato danni ingenti.
Lo stop di città in città
Lo sciopero si "terrà nel rispetto delle fasce di garanzia" e secondo modalità e "orari diversi" da città a città: a Torino dalle 16 a fine servizio, a Milano dalle 8.45 alle 15, a Genova dalle 9.30 alle 17, a Venezia dalle 16 alle 24 garantiti i servizi minimi lagunari, a Bologna dalle 8.30 alle 16.30, Firenze dalle 15.30 alle 23.30, Roma dalle 8.30 alle 16.30, Napoli dalle 9 alle 17 e Bari dalle 8.30 alle 12.30 e dalle 15.30 alle 19.30. A Potenza previsto un presidio davanti alla Prefettura.
“Doveroso” difendere il lavoro
Nel comunicato sindacale si sottolinea quanto sia “doveroso” difendere il lavoro dell'autoferrotranviere che in questi ultimi anni ha dovuto affrontare, oltre alla pandemia, anche “le continue aggressioni da parte degli utenti".