Lo stato dell'Unione

Scontro in aula Von der Leyen-Id: "La guerra del gas è iniziata molto prima, non il 24 febbraio"

I principi democratici al centro del discorso sullo Stato dell'Unione della numero uno dell'Ue, poi lo scontro verbale con il partito Identità e Democrazia: "Su Putin ingenui o ignorate fatti?"

Scontro in aula Von der Leyen-Id: "La guerra del gas è iniziata molto prima, non il 24 febbraio"
Ansa
Ursula von der Leyen oggi durante il suo discorso in plenaria per lo stato dell'Unione

Scontro in aula alla plenaria del Parlamento europeo tra la presidente della Commissione Ue, Ursula Von Der Leyen, e il gruppo di Identità e Democrazia (Id), a cui appartiene anche la Lega. 

"Non c'è dubbio sul fatto che sia stato Putin a scatenare questa crisi energetica. Ho fatto la strana esperienza di ascoltare un deputato di Identità e Democrazia, che sembrava davvero così ingenuo da pensare che Putin abbia iniziato a usare il gas come arma solo il 24 febbraio quest'anno", ha detto Von Der Leyen in sede di replica dopo gli interventi degli eurodeputati. 

Invece, ha proseguito la presidente, "C'è stata una lunga preparazione. Chiedo scusa ma guardate l'anno scorso: Gazprom, società di proprietà statale russa, ha sistematicamente ridotto le consegne di gas in modo da portare l'Ue ai minimi "dello stoccaggio del gas". "Lei è ingenuo o vuole semplicemente ignorare i fatti?", ha concluso.

Le parole di Von Der Leyen hanno provocato una fugace reazione di disapprovazione dagli spalti dell'emiciclo riservati agli eurodeputati di Id. 

Qualche minuto prima la presidente aveva assicurato che nell'Ue "non permetteremo a nessun cavallo di Troia delle autocrazie di attaccare le nostre democrazie dall'interno". "Vi sono soggetti stranieri - dice - che finanziano istituti che minano i nostri valori. La loro disinformazione si sta diffondendo, dalla rete alle aule delle nostre università". "Se tuteliamo la nostra economia, non dovremmo fare altrettanto con i nostri valori? Dobbiamo proteggerci meglio dalle ingerenze malevole. E per questo che presenteremo un pacchetto per la difesa della democrazia, per individuare influenze straniere occulte e finanziamenti sospetti. Non permetteremo a nessuno Stato autocratico di ingannarci per attaccare le nostre democrazie dall'interno. Da più di 70 anni il nostro continente avanza deciso verso la democrazia, ma i benefici di questo lungo viaggio non sono scontati", conclude.