La regina Elisabetta "è una leggenda! Una costante durante gli eventi turbolenti e trasformanti degli ultimi 70 anni. Stoica e ferma nel suo servizio. Ma più di ogni altra cosa, ha sempre trovato le parole giuste per ogni momento".
La presidente Ursula von der Leyen alla Plenaria del Parlamento europeo a Strasburgo nel suo discorso sullo Stato dell'Unione ha reso omaggio alla sovrana scomparsa giovedì scorso all'età di 96 anni. Le sue parole sono state accolte da un lungo applauso dell'Aula.
"Quando guardiamo allo stato del mondo oggi, spesso può sembrare che ciò che una volta sembrava eterno stia svanendo. E in qualche modo, la morte della regina Elisabetta II la scorsa settimana ce lo ha ricordato. Lei è una leggenda", ha detto Ursula von der Leyen.
La sovrana "è stata una costante durante gli eventi turbolenti e di trasformazione degli ultimi 70 anni. Stoica e ferma nel suo servizio", ha proseguito von der Leyen, sottolineando che "più di ogni altra cosa, ha sempre trovato le parole giuste per ogni momento, dalle telefonate che fece agli sfollati di guerra nel 1940 al suo storico discorso durante la pandemia".
La regina Elisabetta II, ha detto ancora la presidente Ue, "ha parlato non solo al cuore della sua nazione, ma all'anima del mondo. E quando penso alla situazione in cui ci troviamo oggi, le sue parole al culmine della pandemia risuonano ancora con me. Ha detto: "Ci riusciremo e quel successo apparterrà a ognuno di noi". Ci ha sempre ricordato che il nostro futuro è costruito su nuove idee e fondato sui nostri valori più antichi".
Quando la regina Elisabetta II fece ridere Ursula von der Leyen
Nel giugno 2021, durante il G7 a Carbis Bay, in Cornovaglia, la Regina strappò una risata a Ursula von der Leyen e ai leader e capi di Stato e di Governo in posa con lei per una fotografia ufficiale.
Nel silenzio che precedeva lo scatto, Elisabetta II esclamò: “Dovrebbe sembrare che ci stiamo divertendo?”, facendo scoppiare a ridere i presenti. Alla battuta rispose l'allora premier Boris Johnson: “Decisamente sì, nonostante le apparenze!”.