Prima volta dall'uccisione di Al-Zawahiri

Afghanistan, tornano ad incontrarsi funzionari americani e talebani

L'incontro a Doha, nel Qatar.

Afghanistan, tornano ad incontrarsi funzionari americani e talebani
LaPresse
Stati Uniti e talebani

Per la prima volta da fine luglio, quando il leader di Al-Qaeda Ayman al-Zawahiri venne ucciso a Kabul dagli Stati Uniti, due alti funzionari dell'amministrazione Biden hanno incontrato un leader talebano. Il vicedirettore della CIA David Cohen e il negoziatore del Dipartimento di Stato Tom West hanno incontrato a Doha nel Qatar il capo dell'intelligence talebana, Abdul Haq Wasik. La CIA e il Dipartimento di Stato non hanno commentato ufficialmente l'incontro.

 leader di al Qaeda Al Zawahiri LaPresse
leader di al Qaeda Al Zawahiri

Gli accordi di Doha, che risalgono al febbraio 2020 prevedevano, tra l'altro un percorso di colloqui ad alto livello tra Washington e Kabul. Gli Stati Uniti avevano però interrotto i colloqui diretti con il partito al potere in Afghanistan accusando i talebani di una "chiara e palese violazione dell'accordo di Doha", in base alla quale i gli stessi talebani non avrebbero ospitato terroristi se le forze statunitensi si fossero ritirate dall'Afghanistan, cosa che gli Usa hanno fatto nell'agosto 2021. Gli Stati Uniti avevano accusato i leader talebani della rete Haqqani di sapere dove si trovasse Zawahiri e di continuare a proteggerlo.

Afghanistan, talebani GettyImages
Afghanistan, talebani


Nell'agosto scorso, la Casa Bianca ha interrotto il trasferimento di 3,5 miliardi di dollari - parte del denaro del governo afghano che era stato congelato nelle banche americane - ai Talebani, anche se da allora, gli Stati Uniti hanno continuato a impegnarsi con i talebani, compresa la negoziazione del rilascio del cittadino statunitense Mark Fredrichs. Il mese scorso la Casa Bianca ha definito la cooperazione con i talebani sull'antiterrorismo "un lavoro in corso". 

Combattenti talebani siedono su un veicolo in una strada nella provincia di Laghman Getty
Combattenti talebani siedono su un veicolo in una strada nella provincia di Laghman


 In primo piano c'è la incapacità del regime talebano di contenere le attività terroristiche della formazione dell'Isis-Kohrasan. Caduto l’Afghanistan in mano ai talebani, per l’ala locale dell’Isis la strada obbligata era quella di un rilancio sulla via del radicalismo, a suon di attentati (soprattutto contro la minoranza Hazara, di credo sciita e quindi eretica). Solo la settimana scorsa trentadue persone sono rimaste uccise e oltre 40 ferite in un attentato suicida,  in un un centro educativo a ovest di Kabul, in un quartiere a maggioranza musulmana sciita, dove vive la comunità Hazara.

Esplosione, vicino a una moschea, a Kabul, in Afghanistan AP Photo/Ebrahim Noroozi
Esplosione, vicino a una moschea, a Kabul, in Afghanistan