Un digiuno contro ''il rinnovo del Memorandum Italia-Libia, che il Parlamento è convocato a rinnovare il 2 novembre".
E' la protesta lanciata da padre Alex Zanotelli in un sit-in organizzato a Piazza SS. Apostoli, a Roma.
L'appello del missionario è rivolto ai parlamentari: "Un accordo criminale colpevole di così tanti morti in Libia e nel Mediterraneo. Ci appelliamo alla coscienza di voi politici affinché ripudiate questo accordo per non macchiarvi del sangue di così tanti innocenti e impoveriti''.
''Protestiamo con forza perché ci è stato di nuovo negato il permesso di collocarci davanti al Parlamento italiano per sottolineare la dimensione politica di quanti, quel giorno, digiunano nelle loro case o nei monasteri, o nelle piazze di varie città'', dice Zanotelli.
Attraverso la sua protesta, il missionario comboniano vuole riportare alla memoria il terribile e vergognoso naufragio del 3 ottobre 2013, quando ben 368 profughi persero la vita davanti alle coste di Lampedusa. "Quel giorno l'Europa ha perso definitivamente la sua innocenza. Oggi il Mediterraneo è diventato il cimitero di oltre 50.000 profughi. È il naufragio dell'Europa dei diritti''.
"Oggi il Mediterraneo è diventato il cimitero di oltre 50.000 profughi. È il naufragio dell'Europa dei diritti''
Padre Alex Zanotelli, missionario