Al via a Pechino il Ventesimo Congresso nazionale del Partito comunista

Xi: "La riunificazione con Taiwan ci sarà. Non prometteremo mai di rinunciare all'uso della forza"

Così il presidente cinese nel corso del suo intervento. Promette di "risolvere la questione" e di impegnarsi per la "riunificazione pacifica", ma che non intende rinunciare all'uso di ogni mezzo

Xi: "La riunificazione con Taiwan ci sarà. Non prometteremo mai di rinunciare all'uso della forza"
AP
Il presidente cinese Xi Jinping al 20° Congresso nazionale del Partito Comunista

La Cina si è "opposta risolutamente alle attività separatiste di Taiwan". Così il presidente cinese, Xi Jinping, in un passaggio del suo discorso dall'apertura del ventesimo Congresso del Partito Comuista Cinese - in cui ha elencato i progressi degli ultimi cinque anni - dedicato al rapporto con l'isola, su cui la Cina rivendica la sovranità.

Xi avverte che la "riunificazione" di Taiwan alla Cina si farà, aggiungendo che la Cina promette di "risolvere la questione" e di continuare a impegnarsi per la "riunificazione pacifica", ma che non intende rinunciare all'uso della forza e si riserva di utilizzare "tutti i mezzi" per la riunificazione. "La questione di Taiwan deve essere risolta dai cinesi", ha scandito Xi. "Continueremo a impegnarci per la riunificazione pacifica, ma non prometteremo mai di rinunciare alla forza e ci riserviamo di usare tutti i mezzi" per la riunificazione.

Prepararsi allo scenario peggiore, grandi sfide

Xi Jinping richiama il Partito Comunista Cinese a essere preparato per "lo scenario peggiore" e per riconoscere che ci possono essere "grandi sfide" da affrontare in futuro. Per affrontare questo scenario, ha aggiunto, "dobbiamo aderire ai grandi principi" del Pcc, tra cui ha citato il rafforzamento della leadership e l'adesione al socialismo con caratteristiche cinesi, entrambi tratti distintivi della sua leadership sul partito.

Il marxismo funziona, fondamentale guida ideologica

Il presidente cinese rinnova l'adesione del Partito Comunista Cinese al marxismo, che deve essere adattato al contesto nazionale ai bisogni dell'attualità. "La nostra esperienza ci ha insegnato che, a un livello fondamentale, dobbiamo il successo del nostro partito e del socialismo con caratteristiche cinesi al fatto che il marxismo funziona", ha scandito Xi, in un passaggio del suo discorso, "in particolare quando è adattato al contesto cinese e ai bisogni dei tempi". Il marxismo, ha aggiunto, è la "fondamentale guida ideologica" su cui si fondano la Cina e il Partito Comunista Cinese.

Prossimi cinque anni "cruciali" per modernizzazione

I prossimi cinque anni saranno "cruciali" per la modernizzazione della Cina, e l'obiettivo è quello di "fare della Cina un grande Paese socialista moderno in tutti gli aspetti e di avanzare nel rinnovamento della nazione cinese su tutti i fronti" continua Xi Jinping. La Cina ha fissato al 2035 l'obiettivo di diventare un "grande Paese socialista moderno", mentre nel 2012, all'inizio del suo primo mandato come segretario generale del Pcc, Xi ha lanciato il concetto del "rinnovamento cinese".

Raddoppiato il Pil in 10 anni, ora sviluppo hi-tech

Il Pil cinese è salito da 54.000miliardi di yuan a 114.000 miliardi (circa 16.000 miliardi di dollari), pesando per il 18,5% dell'economia mondiale (+7,2%). Il presidente Xi Jinping ha detto che la Cina deve puntare allo sviluppo "di altà qualità", tra "hi-tech di alto livello e meccanismo di innovazione tecnologica". "Dobbiamo essere consapevoli dei potenziali pericoli e preparati per gli scenari peggiori. Dobbiamo sfruttare il nostro indomabile spirito combattivo per la nostra causa", avendo presente che il Pcc "ha portato la Cina dal rialzarsi ed essere prospera a diventare forte", a segnalare i passaggi da Mao a Deng fino a Xi.

La lotta alla corruzione ha eliminato i pericoli nel Pcc

La lotta alla corruzione ha eliminato "gravi pericoli latenti" all'interno del Partito Comunista e dell'esercito, ottenendo "una vittoria schiacciante che è stata ampiamente consolidata" ha detto il presidente, aggiungendo che  la campagna da lui promossa contro "tigri e mosche" e "volpi", ha permesso di eliminare "i gravi pericoli latenti all'interno del partito, lo Stato e l'esercito". Secondo i critici, tuttavia, l'iniziativa è stata usata per frenare ed eliminare oppositori e il dissenso all'interno del partito.

Il presidente cinese ha chiuso il discorso di apertura del congresso con un appello all'unità. "Manteniamo la ferma fiducia, restiamo uniti come una sola persona e andiamo avanti con determinazione", ha affermato, ribadendo ancora una volta il concetto dell'unità, di fondamentale importanza per "costruire un Paese socialista e moderno in tutti gli aspetti e far avanzare il ringiovanimento nazionale su tutti i fronti".   L'intervento di Xi è durato poco più di un'ora e 40 minuti, molto meno di quello di oltre tre ore tenuto cinque anni fa.

Il ventesimo Congresso del Partito Comunista Cinese

Si svolge nell'auditorium principale della Grande sala del popolo, in Piazza Tienanmen. Il Congresso dovrebbe affidare a Xi un inedito terzo mandato alla guida del Pcc. 

Dopo l'inno nazionale cinese (La marcia dei volontari), il presidente ha raggiunto il podio salutato da un lungo applauso per il suo intervento. "Siamo qui per il nuovo corso del Partito, in vista della costruzione di un moderno Paese socialista", ha detto il presidente nelle prime battute. 

Hong Kong "è passata dal caos alla stabilità", mettendo l'amministrazione della città "nelle mani dei patrioti". Ha continuato il presidente. "Abbiamo rafforzato e attuato il modello 'un Paese, due sistemi", ha aggiunto Xi, in merito allo schema che regola i rapporti tra le due ex colonie Hong Kong e Macao e Pechino. "Abbiamo aiutato Hong Kong a entrare in una nuova fase".

I lavori del Congresso si protrarranno fino al 22 ottobre prossimo. Dall'evento è attesa la revisione della Costituzione del partito e l'elezione del nuovo Comitato Centrale, l'organo di dirigenti piu' ampio del Pcc. Al termine del Congresso, invece, ci sarà il rinnovo delle cariche politiche più alte, compresa quella di segretario generale del Pcc, che secondo ogni aspettativa verrà ricoperta per la terza volta consecutiva dallo stesso Xi. 

Il Congresso giunge in "un momento critico" per la Cina, ha detto ieri il portavoce, Sun Yeli, segnato dalle incertezze sul piano internazionale, a cominciare dalla guerra in Ucraina, dalle tensioni sulla questione di Taiwan e dai rapporti complessi della Cina con gli Stati Uniti, a cui si aggiungono le difficoltà economiche sul piano interno e la lotta alla pandemia di Covid-19.