Informata la procura di Milano

Condanna per stupro, chiesta al Brasile l'estradizione di Robinho

Istanza inviata dal Ministero, informata la Procura di Milano

Condanna per stupro, chiesta al Brasile l'estradizione di Robinho
Miguel Schincariol/Getty Images
Robinho, Robson de Souza Santos

Il Ministero della Giustizia ha inoltrato al Brasile la richiesta di estradizione per l'ex attaccante del Milan Robinho, condannato in via definitiva, con un amico, il 19 gennaio scorso a 9 anni di reclusione per violenza sessuale di gruppo su una 23enne albanese. La ragazza la notte del 22 gennaio del 2013 stava festeggiando il compleanno in un locale. Ad abusare di lei sarebbero stati altre persone che si sono rese irreperibili.

Dell’invio della richiesta di estradizione verso l'Italia dell'ex fantasista rossonero è stato informato l'ufficio esecuzione della procura milanese, che nei mesi scorsi ha emesso un mandato d'arresto internazionale, con atti firmati dal Pm Adriana Blasco. 

La vicenda
A febbraio la Procura aveva inoltrato al Ministero la richiesta di estradizione e il mandato d'arresto internazionale per l'ex attaccante e per il suo amico Ricardo Falco, entrambi in Brasile. In questi mesi ci sono stati contatti tra le autorità italiane e brasiliane ed è probabile che sia stato indicato, poi, formalmente dal Brasile dove si trova l'ex milanista e di conseguenza l'Italia ha trasmesso gli atti del mandato d'arresto, non eseguito quando ci fu la richiesta di estradare Robson de Souza Santos, 38 anni e quattro stagioni in rossonero tra il 2010 e il 2014, e l'amico.

È molto probabile che i due non saranno consegnati perché la Costituzione brasiliana non permette l'estradizione dei propri cittadini. Ora, comunque, spetterà alle autorità brasiliane rispondere alla richiesta italiana. La Suprema Corte aveva reso definitivi i 9 anni decisi dal Tribunale milanese, dopo l'inchiesta del Pm Stefano Ammendola, e confermati dalla Corte d'appello. Per l'ex attaccante e per l'amico nel corso delle indagini non erano state emesse misure cautelari, mentre altri uomini, che avrebbero preso parte alle violenze, non erano stati trovati.

I fatti
Secondo le indagini, l'ex stella brasiliana avrebbe fatto bere la ragazza fino al punto da renderla incosciente e il gruppo l'avrebbe violentata a turno, senza che lei potesse opporsi, in un guardaroba di un locale notturno della movida milanese, dove la giovane stava festeggiando il compleanno. Il sostituto Pg di Milano Cuno Tarfusser nel processo d'appello aveva chiesto la conferma delle condanne.

Le motivazioni
Nelle motivazioni della sentenza la Corte ha scritto che l'ex punta e i suoi "complici", quattro persone irreperibili, hanno manifestato "particolare disprezzo" nei confronti "della vittima che è stata brutalmente umiliata". 

La reazione della squadra il Santos
Per questa vicenda, il Santos, squadra carioca per la quale il calciatore era tornato a giocare, aveva deciso di sospendere il contratto a Robinho, dopo che erano state pubblicate sui media brasiliani intercettazioni del processo.