Class action di "vip" contro il giornale

Il principe Harry ed Elton John fanno causa al Daily Mail per violazione della privacy

Contro il tabloid anche le attrici Elizabeth Hurley e Sadie Frost

Il principe Harry ed Elton John fanno causa al Daily Mail per violazione della privacy
Ansa
Il Principe Harry

Elton John e il principe Harry, il figlio più giovane di re Carlo III d'Inghilterra, sono alcuni tra i personaggi pubblici che hanno fatto causa alla casa editrice dei tabloid Daily Mail e Mail on Sunday per presunte violazioni della loro privacy. 

L'editore Associated Newspapers è accusato di aver installato 'cimici' in veicoli e abitazioni private, assunto investigatori privati e pagato agenti di polizia per ottenere informazioni esclusive, secondo quanto si legge in un comunicato dello studio legale Hamlins. 

Hamlins sostiene di avere a disposizione "prove inconfutabili" di azioni "criminali" commesse per anni con la complicità di giornalisti e dirigenti del gruppo, o ex, per permettere alle testate sotto accusa di raccogliere in modo illegittimo materiale privato sui suoi clienti o su altri personaggi ignari: con l'arruolamento d'investigatori chiamati a mettere cimici in case e auto; l'ascolto illecito di conversazioni telefoniche; il versamento di denaro a poliziotti corrotti per l'accesso a informazioni sensibili; l'hackeraggio di conti bancari e transazioni finanziarie; l'intercettazione di dati medici carpiti con false identità. 

"È evidente che i presunti crimini che abbiamo dettagliato rappresentano la punta dell'iceberg e che molte altre persone innocenti continuano a esserne vittime senza saperlo", aggiunge lo studio legale, che rappresenta il principe Harry (già vincitore di una causa contro il Daily Mail con la moglie Meghan) e l'attrice Sadie Frost. 

Nell'iniziativa legale sono coinvolte come parti lese anche l'attrice Liz Hurley e Doreen Lawrence, membro laburista d'origine caraibica della Camera dei Lord, nonché madre di Stephen Lawrence: un giovane britannico vittima nel 1993 di un omicidio di stampo razzista che innescò polemiche anche sulla polizia e sulla copertura mediatica dei tabloid della destra populista.   

Il nuovo scandalo riecheggia il caso che una decina di anni fa travolse in tribunale nel Regno Unito il gruppo editoriale Murdoch e portò alla chiusura d'autorità del tabloid News of the World. 

Il gruppo ANL ha diffuso una dura nota in cui si respingono categoricamente le accuse dei vip alla stregua di "assurde calunnie orchestrate ad arte" collettivamente per coinvolgere una testata sgradita quale il Mail in sospetti concepiti per richiamare il precedente dello scandalo Murdoch dei decenni scorsi. Un'analogia liquidata come "indimostrata, diffamatoria e strumentale".