Il nuovo Esecutivo

Governo, il ministro della Giustizia Nordio: "Le carceri sono la mia priorità"

"Garantire al massimo la presunzione d'innocenza ma anche la certezza della pena" dice il ministro. E sull'età media dei componenti del governo sottolinea: "Churchill celebrò la vittoria su Hitler all'età che ho io ora"

Governo, il ministro della Giustizia Nordio: "Le carceri sono la mia priorità"
Ansa
Carlo Nordio, Ministro della Giustizia

"Le carceri sono la mia priorità “: lo ha detto il ministro della Giustizia Carlo Nordio rispondendo ad una domanda dei cronisti sulle priorità da affrontare all'Università Roma Tre per la presentazione del calendario della polizia penitenziaria. Il ministro è poi entrato nell'aula magna della facoltà di Giurisprudenza, all'evento anche il capo del Dap Carlo Renoldi. ”La mia prima visita esterna sarà alle carceri, 2 o 3 istituti particolarmente in difficoltà . Dev'essere un segnale della mia attenzione al problema delle carceri". dice il Guardasigilli. "Grazie al collega Carlo Renoldi capo del Dap che è stato valido collaboratore della ministra Cartabia - aggiunge - il mio esordio al servizio dello Stato è avvenuto nel 1977 come magistrato e conosco bene l'ambiente carcerario. Sono un garantista - prosegue - e questo significa applicare il principio latino del Diritto Romano, garantire al massimo la presunzione d'innocenza ma anche la certezza della pena. Ma questo non significa una pena crudele, bensì una che deve migliorare le condizioni del condannato, evitare renderlo una persona peggiore. Cercheremo di potenziare le risorse economiche - promette - perché occorre una preparazione ma anche un riconoscimento economico del vostro lavoro. Al ministero lavoreremo molto per questo", conclude Nordio. Ieri sul tema delle carceri era intervenuta anche la premier Giorgia Meloni: "Non si combatte il sovraffollamento depenalizzando" ma aumentando gli spazi.

Sulla attività che lo aspetta come ministro Nordio, in una nota, ha sottolineato come non ci siano problemi circa l'età. "Ieri ho sentito in Senato una lamentela sull'età media dei componenti del governo. In effetti non credo che la saggezza coincida con la vecchiaia - ha osservato il ministro - perché una persona a 40 anni, come diceva Marco Aurelio, ha visto tutto ciò che è, che è stato e che sarà. Ricordo tuttavia che il giovane Napoleone fu sconfitto in Russia da Kutuzov, a Waterloo da von Blücher, che avevano il doppio della sua età e che Churchill celebrò la vittoria su Hitler all'età che ho io ora".

Tra gli interventi in programma c'è quello sul reato di abuso d'ufficio. "È un problema che sarà affrontato in un' accurata discussione parlamentare", spiega il ministro in una dichiarazione al quotidiano 'Il Dubbio', confermando dunque l'intenzione di convocare gli amministratori locali in modo da dare seguito alla loro richiesta di tutela. "La revisione o l'abolizione del reato di abuso, che paralizza l'amministrazione, è stata chiesta da anni da tutti i sindaci, e vedo con soddisfazione che anche il sindaco di Milano concorda su questa necessità", dice Nordio, anche a proposito delle parole con cui Giuseppe Sala aveva accolto l'ipotesi di modificare la norma. "In ogni caso, il problema", precisa appunto il ministro, andrà "affrontato in un' accurata discussione parlamentare, con il supporto di statistiche tra indagini iniziate e condanne irrogate".