Antitrust UK

L'acquisto di Giphy viola la concorrenza: Meta deve vendere l'app

La Cma, dopo due anni di indagini e ricorsi, sentenzia: la casamadre di Facebook non può essere proprietaria della società di illustrazioni animate. Meta: delusi ma accettiamo la decisione

L'acquisto di Giphy viola la concorrenza: Meta deve vendere l'app
(GettyImages)
un logo Giphy visualizzato su uno smartphone

L'Autorità per la concorrenza del Regno Unito (Cma) ha ordinato a Meta (società capofila di Facebook, Instagram e WhatsApp) di vendere la società di illustrazioni animate Giphy, dopo che il suo ricorso in appello è stato rigettato. 

Quasi un anno dopo una prima decisione della Cma e poi un ricorso di Meta davanti a un tribunale britannico, che si è pronunciato a favore del regolatore, l'Antitrust ancora una volta ribadisce che "l'unico modo per evitare un impatto significativo" dall'acquisizione di Giphy da parte del gigante dei social network sulla concorrenza è quello di "vendere totalmente" l'azienda.

un logo Giphy visualizzato su uno smartphone (GettyImages)
un logo Giphy visualizzato su uno smartphone

Meta, il colosso fondato da Mark Zuckerberg,  in una nota si è detto deluso dalla sentenza dell'organismo di controllo della concorrenza britannico che gli impone di vendere Giphy, ma  ha aggiunto che avrebbe accettato la decisione. "Siamo delusi dalla decisione della Cma, ma accettiamo la sentenza di oggi come l'ultima parola sulla questione. Lavoreremo a stretto contatto con la Cma per disinvestire da Giphy", ha affermato un portavoce di Meta.

un logo Giphy visualizzato su uno smartphone (GettyImages)
un logo Giphy visualizzato su uno smartphone

La Cma in un comunicato afferma che Giphy deve essere "venduta nella sua interezza", in ottemperanza dell'ordine di cessione deciso un anno fa per non incrementare ulteriormente l'influenza di Meta nel mercato dei social media. 

L'Authority britannica per la concorrenza aveva anche multato la casa madre di Facebook: lo scorso febbraio la multa era stata fissata in 1,5 milioni di sterline, ridotta rispetto alla richiesta in precedenza, di 50 milioni di sterline. 

Meta (GettyImages)
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