Qatar 2022

L'emiro del Qatar Al Thani: "Il mio Paese è diffamato"

L'emiro del Qatar risponde alla “campagna senza precedenti” del suo Paese da quando è stato scelto per ospitare la Coppa del Mondo

L'emiro del Qatar Al Thani: "Il mio Paese è diffamato"
twitter/@NadeebQa
Tamim bin Hamad Al Thani, Emiro del Qatar

“Inizialmente abbiamo affrontato la questione in buona fede” ha detto Tamim bin Hamad Al Thani, emiro del Qatar, in un discorso ai membri del Consiglio consultivo della Shura (il corrispettivo di una assemblea legislativa) e ripreso in tv, aggiungendo che le prime critiche sono state costruttive. Il Qatar in effetti ha iniziato ad affrontare timidamente un processo di democratizzazione con le prime elezioni legislative, nel 2021. 

L'emiro poi ha affondato dicendo che la campagna contro il Qatar, che ha ottenuto l'assegnazione dei Mondiali 2022 in modo controverso, è stata ampliata con “invenzioni e doppi standard così feroci che hanno spinto molte persone a mettere in discussione le vere ragioni dietro alla campagna”. 

Il Qatar è al centro di polemiche e dossier di osservatori internazionali che in questi 12 anni hanno dimostrato lo sfruttamento della manodopera migrante che ha costruito gli stadi e documentato migliaia di morti sul lavoro, e di molte critiche da parte delle associazioni LGBTQIA+ per la persecuzione che subiscono gli omosessuali e per la discriminazione verso le donne. 

L'operazione di sportwashing, cioè di ripulitura dell'immagine internazionale attraverso lo sport, non sta pienamente riuscendo agli organizzatori. Per questo motivo da settimane si susseguono comunicati stampa e dichiarazioni dello Stato che contestano l'atteggiamento critico dei media occidentali, europei in particolare.