La fuoriuscita di metano dal gasdotto Nord Stream 2 non si è fermata e, anzi, oggi è aumentata di dimensioni.
È l'agenzia di stampa russa, Tass, a intervenire sulla questione per sostenere che il danno alla condotta di gas metano con il passare dei giorni si è aggravato e che, purtroppo, il flusso di metano che si riversa in mare non è affatto cessato.
Per avvalorare la sua tesi la Tass riporta una comunicazione della Guardia costiera svedese, avvenuta nel corso della mattinata, in cui la Svezia aveva spiegato come la perdita dal Nord Stream 1 non fosse più visibile, mentre era presente ancora una dispersione di gas dal Nord Stream 2, che non è mai entrato in attività per i contrasti politici tra Europa e Russia legati all'invasione dell'Ucraina da parte delle truppe di Mosca.
"La perdita più piccola monitorata sul Nord Stream 2 oggi è aumentata rispetto alle dimensioni di ieri ed è di circa 30 metri", ha affermato la Guardia Costiera svedese in una nota, sottolineando che sta adottando "le misure necessarie di salvataggio ambientale a causa del potenziale rilascio di gas per un po' di tempo".