Udienza generale a Piazza San Pietro

Papa Francesco: preghiamo per l’Ucraina, chiediamo il dono della pace

Il Papa torna ad invocare per la guerra la misericordia che può cambiare i cuori. Poi l’esempio di San Francesco e la necessità di conoscere 'password' del nostro cuore

Papa Francesco: preghiamo per l’Ucraina, chiediamo il dono della pace
@ansa
Papa Francesco, udienza 5 ottobre 2022

"Non dimentichiamo di pregare per la martoriata Ucraina, sempre chiedendo al Signore il dono della pace". E' l'esortazione rivolta ai fedeli da Papa Francesco al termine dell'udienza generale in Piazza San Pietro ma non per questo meno accorata e coinvolgente. E le parole come ci ha insegnato, hanno sempre un peso.” Oggi – ha detto in una Piazza gremita che ha attraversato tutta con la papamobile - ricordiamo nella liturgia Santa Faustina Kowalska. Tramite lei, Dio indicò al mondo di cercare la salvezza nella sua misericordia. Ricordiamolo soprattutto oggi, pensando specialmente alla guerra in Ucraina. Come ho detto domenica scorsa all'Angelus, confidiamo nella misericordia di Dio, che può cambiare i cuori, e nella materna intercessione della Regina della Pace". 

“Invito tutti ad imitare San Francesco, patrono d'Italia, la cui festa abbiamo celebrato ieri: il suo esempio di consacrazione a Dio, di servizio agli uomini e di fraternità con le creature, guidi il vostro cammino". 

Un discorso di parole, anche sorprendenti e non slegate all’accorata necessità di misericordia per la pace perché Francesco invita tutti ad imparare a conoscere le 'password' del nostro cuore. "Vivendo nell'era dell'informatica - ha osservato il Pontefice -, sappiamo quanto sia importante conoscere le password per poter entrare nei programmi dove si trovano le informazioni più personali e preziose". "Anche la vita spirituale ha le sue 'password' - ha quindi sottolineato: ci sono parole che toccano il cuore perché rimandano a ciò per cui siamo più sensibili. Il tentatore, cioè il diavolo, conosce bene queste parole-chiave, ed è importante che le conosciamo anche noi, per non trovarci là dove non vorremmo".  Fa l’esempio di un “ vuoto”, di un “disordine” di “illusioni” e di “importanze eccessive”.

"E’ importante conoscersi, conoscere le password del nostro cuore, ciò a cui siamo più sensibili, per proteggerci da chi si presenta con parole suadenti, dalle mode del momento o da slogan appariscenti e superficiali". Poi a braccio: "Tante volte quello che si dice in un programma in televisione, qualche pubblicità, ci tocca il cuore e ci fa andare da quella parte, senza libertà - ha detto ancora valutazioni e nelle scelte ciò a cui diamo più importanza, cosa cerchiamo e perché, e cosa alla fine abbiamo trovato". Dunque conclude Francesco "impariamo a riconoscere che cosa sazia il cuore"