L’Istituto Comprensivo Via Acquaroni di Tor Bella Monaca a Roma riapre al territorio, con l’intento di creare all'interno della scuola piazze etiche e civiche dedicate a donne artiste” e smantellare lo stereotipo delle “piazze di spaccio” nel quartiere, come dichiara la docente promotrice del progetto Laura Palmieri.
Un progetto dove I nomi non sono stati scelti a caso. Piazza Maria Lai. Maria Lai è una scrittrice: una vita fatta di parole e di attenzione ai temi sociali, alla tossicodipendenza e alle carceri. Realtà che esistono e si toccano con mano a Tor Bella Monaca. L’altra artista la cui vita personale artistica è difficile da condensare in una pillola è quella di Benedetta Cappa. Scrittrice di romanzi sperimentali, veniva da un’agiata famiglia piemontese che poi si stabilì a Roma.
L'abilità di Benedetta Cappa nelle arti e la sua passione trovarono punto d’approdo nello studio di Giacomo Balla, del quale divenne allieva, e nel grande amore della sua vita, colui che aveva dato all'arte del Futurismo slancio e principio, l’intellettuale Filippo Tommaso Marinetti. Benedetta, incarnava con grande forza l’indipendenza femminile e il nuovo stile di vita condiviso da tante donne a lei contemporanee.

Profili non casuali di due personalità che sono diventate piazze comuni realizzate dai ragazzi dentro l’Istituto Comprensivo Via Acquaroni, che ora apre le porte alla vita del quartiere. In questa agorà, ragazzi, studenti, persone e artisti si incontrano e si confrontano per “crescere” in questo centro, poi non così lontano dal centro di Roma, ognuno con una sua caratteristica.
In Piazza Maria Lai c'è "Libri Tattili", l''allestimento di un tavolo dove c'è una targa per la lettura in Braille realizzata con pittura White+Colors Oikos e materiale di riciclo per l’opera tattile. Continuando a girovagare per queste piazze scolastiche, poi, troviamo i laboratori di ceramica, e naturalmente i colori di Piazza Benedetta Cappa, dove si declina l'arte in diverse forme. Colori donati da Claudio Balestri, presidente di Oikos, che ai ragazzi dice: "Ricordate che voi pensate a colori. Vogliamo creare una scuola all’aperto, uscire dai banchi e dalle aule per imparare a sporcarsi le mani”. Colorando Tor Bella Monaca e spacciando colori, arte e bellezza.
Infine, il progetto, il ‘sogno’ del Direttore Giorgio de Finis: "Tutto questo diventerà un museo, il primo museo di Roma Capitale fuori dal GRA. Perché un museo può anche nascere in una scuola”.

