Colloquio a sorpresa

Ankara, il capo della Cia a quello dell'intelligence russa: "Gravi conseguenze da uso dell'atomica"

Al centro dell'incontro le ripercussioni che ci sarebbero se Mosca ricorresse ad armi nucleari. Naryshkin viene ricordato per il celebre scontro in diretta con Putin, che lo mise alle strette rimandandolo a posto come uno scolaro

Ankara, il capo della Cia a quello dell'intelligence russa: "Gravi conseguenze da uso dell'atomica"
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William J. Burns

Il capo della Cia, William Burns, è ad Ankara, in Turchia, dove ha incontrato la sua controparte russa, Serghei Naryshkin, per avvertirlo sulle conseguenze di qualsiasi uso dell'arma atomica. Lo ha riferito un portavoce del Consiglio di sicurezza nazionale della Casa Bianca. La notizia è poi stata confermata anche da Mosca, che ha precisato che il bilaterale si è svolto su “iniziativa americana”.

I due capi delle rispettive intelligence non hanno parlato di Ucraina. Burns “ha consegnato un messaggio sulle conseguenze dell'uso di armi atomiche da parte della Russia e sui rischi di un'escalation nella stabilità strategica”, ha concluso il portavoce, precisando che “siamo stati molto aperti sul fatto che abbiamo canali per comunicare con la Russia sulla gestione del rischio, in particolare del rischio nucleare e dei rischi per la stabilità strategica”.

Il Consiglio per la sicurezza nazionale ha poi riferito che l'incontro in Turchia non era in nessun modo volto a negoziare o a discutere qualsiasi soluzione del conflitto in Ucraina. Kiev era stata informata in anticipo del meeting. Burns aveva in programma di sollevare anche il caso degli americani detenuti in Russia, tra cui la star del basket femminile Brittney Griner.

Naryshkin e il celebre scontro in diretta con Putin il 23 febbraio 2022

Il capo dell’intelligence russa, Serghei Naryshkin, è divenuto celebre per essere stato “minacciato in diretta” dal presidente Putin quando, alla vigilia dello scoppio della guerra, si azzardò a ventilare l’ipotesi di provare a offrire ai “nostri partner occidentali un’ultima possibilità”, lasciando intendere con quel suggerimento che l’attacco armato all’Ucraina non fosse l’ultima carta da giocare.

Il presidente Putin, fulminandolo con lo sguardo, lo mise alle strette, prima chiedendogli esplicitamente se secondo lui si dovesse avviare un negoziato, poi pretendendo una risposta “aut-aut”, se cioè avrebbe sostenuto o meno il riconoscimento della sovranità delle repubbliche separatiste del Donbass, pretendendo da Naryshkin di “parlare chiaramente”.

Da parte sua, il capo dell’intelligence prima balbetta intimorito, poi si piega alla volontà del capo. Il video si conclude con Putin che, trattandolo come uno scolaro, taglia corto: “Adesso si può andare a sedere”.