È morta all'età di 93 anni Hebe de Bonafini, una delle personalità più importanti dell'Argentina e del mondo intero per la sua stenua difesa dei diritti umani.
Hebe è stata una delle fondatrici nel 1977 del movimento delle Madri di Plaza de Mayo (in spagnolo Madres de Plaza de Mayo), l'associazione delle madri dei desaparecidos, ossia i 30mila cittadini argentini fatti sparire durante la dittatura militare di Videla tra il 1976 e il 1983.
Il nome dell'organizzazione viene dalla centrale Plaza de May a Buenos Aires dove si affaccia il palazzo presidenziale argentino e dove le donne già dal 1977 iniziarono a manifestare sfidando il regime, per chiedere dove fossero finiti i loro figli, scomparsi dal giorno alla notte: chiunque si opponesse alla spietata dittatura veniva fatto sparire, torturato e rinchiuso in uno delle centinaia di centri clandestini di sterminio, per poi essere ucciso o gettato, ancora vivo, in mare con uno dei cosiddetti “voli della morte” (in cui le persone narcotizzate venivano caricate su aerei e gettate in mare, come si è saputo poi negli anni a seguire).
Le Madres oggi in Argentina sono molto rispettate perché furono le prime ad iniziare a squarciare il velo di segreti e omertà che circondava le sparizioni delle e dei giovani attivisti contro la dittatura.
E infatti, la settimana prima del ricovero avvenuto a metà ottobre, Hebe de Bonafini, come ogni giovedì degli ultimi 45 anni, aveva marciato insieme alle altre Madres in Plaza de Mayo.
I suoi due figli desaparecidos non sono mai stati trovati.
Il presidente argentino Alberto Fernández ha dichiarato tre giorni di lutto nazionale in onore di una “combattente instancabile”.