Il secondo turno delle elezioni presidenziali dello scorso 30 ottobre

Brasile, il partito di Bolsonaro vuole ricorrere contro il risultato del ballottaggio del 30 ottobre

Il presidente del Partito liberale contesterà al Tribunale superiore elettorale la vittoria di Lula. Secondo un auditing sarebbe impossibile certificare i risultati delle scorse elezioni per un malfunzionamento delle urne dedicate al voto elettronico

Brasile, il partito di Bolsonaro vuole ricorrere contro il risultato del ballottaggio del 30 ottobre
Ansa

Mentre il presidente eletto del Brasile, Luiz Iñacio Lula da Silva, è in Egitto, a Sharm el-Sheikh, impegnato a partecipare alla Cop27, in patria il presidente del Partito liberale (Pl), di destra, Valdemar Costa Neto, ha annunciato che presenterà ricorso al Tribunale superiore elettorale (Tse) per chiedere l'annullamento delle elezioni di quest'anno, in cui Jair Bolsonaro, capo di Stato uscente, è stato sconfitto al ballottaggio dello scorso 30 ottobre: lo riferiscono i media locali.

Il Pl – quello dell’attuale presidente della Repubblica, in carica fino alla fine dell’anno per poi cedere la fascia carioca a Lula – ha riferito di aver ottenuto un auditing il cui risultato ha evidenziato che “è impossibile convalidare i risultati generati nelle urne prodotte nel 2009, 2010, 2011, 2013 e 2015”. Tutti i rappresentanti dell'Istituto voto legale – sottolineano i media brasiliani – partono dalla premessa che le vecchie urne per il voto elettronico non funzionino correttamente. Sostengono inoltre che gli studi statistici avrebbero individuato “indebite interferenze nelle percentuali di voto dei candidati”.

Secondo il sito O Antagonista, il documento è firmato da Carlos Rocha, presidente dell’Ivl, dal suo vice Márcio Abreu, ingegnere elettronico, e dal membro associato Flávio Gottardo de Oliveira, ingegnere aeronautico, entrambi laureati presso l'Istituto tecnologico di aeronautica.