Rapporto Istat

Disoccupazione stabile a settembre 7,9%, ma per i giovani sale a 23,7%. L'inattività cala a 34,6%

La diminuzione del numero di inattivi tra i 15 e i 64 anni (-0,7%, pari a -86mila unità) coinvolge uomini, donne e chi ha meno di 50 anni, segnala l'Istat che segnala anche come il tasso di inattività cali al 34,6% (-0,2 punti)

Disoccupazione stabile a settembre 7,9%, ma per i giovani sale a 23,7%. L'inattività cala a 34,6%
(Pixabay)

A settembre 2022 il tasso di disoccupazione in Italia è rimasto stabile al 7,9% annuo. Lo rende noto l'Istat aggiungendo che, a settembre, dopo due mesi di calo, l'occupazione torna a crescere, registrando 46mila occupati in più rispetto al mese precedente. 

"L'aumento - dice l'Istat - si osserva anche rispetto a settembre 2021, +300mila occupati, e si concentra tra i dipendenti permanenti che, in un anno, crescono di oltre 200mila unità". Rispetto ad agosto 2022, il tasso di occupazione sale al 60,2% (+0,2 punti). 

Si segnala in aumento il tasso di disoccupazione giovanile che si è attestato nel mese di riferimento al 23,7% (+1,6 punti). 

La diminuzione del numero di inattivi tra i 15 e i 64 anni (-0,7%, pari a -86mila unità) coinvolge uomini, donne e chi ha meno di 50 anni, segnala l'Istat che segnala anche come il tasso di inattività cali al 34,6% (-0,2 punti). Confrontando il terzo trimestre con quello precedente, si registra una diminuzione del numero di occupati di 22mila unità, pari allo 0,1%. 

Il calo dell'occupazione registrato nel confronto trimestrale si associa alla diminuzione delle persone in cerca di lavoro (-2,4%, pari a -48mila unità) e alla crescita degli inattivi (+0,3%, pari a +40mila unità). Il numero di occupati a settembre 2022 supera quello di settembre 2021 dell'1,4% (+316mila unità). L'aumento coinvolge entrambi i sessi e tutte le classi d'età, ad eccezione dei 35-49enni per effetto della dinamica demografica negativa; il tasso di occupazione, che nel complesso è in aumento di 1,3 punti percentuali, sale anche in questa classe di età (+1,0 punti) perché la diminuzione del numero di occupati 35-49enni è meno marcata di quella della corrispondente popolazione complessiva. Rispetto a settembre 2021, diminuisce il numero di persone in cerca di lavoro (-11,8%, pari a -266mila unità) e il numero di inattivi tra i 15 e i 64 anni (-2,6%, pari a -344mila).