La ricorrenza

Verso il 25 novembre, giornata internazionale contro la violenza maschile sulle donne

Gli appuntamenti da sud a nord dell'Italia

Verso il 25 novembre, giornata internazionale contro la violenza maschile sulle donne
LaPresse

Il numero verde 1522

“Le donne per uscire dalla violenza hanno bisogno di avere qualcuno a cui raccontare cosa accade, sapere che c’è un’alternativa. Il 1522 la offre”, spiega Elisa Ercoli, la presidente dell’associazione Differenza Donna, che gestisce il numero antiviolenza e antistalking per conto del Dipartimento Pari Opportunità della presidenza del Consiglio dei ministri. Ercoli ha anche sottolineato che la violenza contro le donne è così pervasiva da far sentire loro in gabbia. Possono uscirne dando l’informazione. 

Il numero antiviolenza e stalking è “uno spazio protetto e sicuro che accoglie e sostiene la narrazione delle donne”, ha spiegato la responsabile di 1522 per Differenza Donna, Maria Spiotta. “È gratuito e accessibile per 24 ore al giorno. Le operatrici rispondono in 11 lingue”, ha aggiunto. Il 1522, inoltre, è attivo anche con una chat disponibile su sito e app “dove non risponde un robot, ma persone in carne e ossa”.

Il 1522 nei supermercati

Una confezione del latte di colore fucsia, contro la violenza sulle donne, con su scritto 1522: il numero nazionale antiviolenza gestito dall’associazione Differenza Donna per conto del Dipartimento Pari Opportunità della presidenza del Consiglio dei ministri. Sono circa due milioni le confezioni già in commercio su tutti gli scaffali Coop. Al latte seguiranno altri quindici prodotti per la colazione, fino a coprire circa mille articoli. “Abbiamo voluto fare un passo in avanti per intraprendere un percorso che avvicini un numero sempre più ampio di persone all’informazione e alla consapevolezza” - ha spiegato l’amministratrice delegata di Coop Italia, Maura Latini.

“Ho detto no” di Chiara Di Cristofaro e Simona Rossitto, libro con storie di chi è riuscita a farcela 

Un femminicidio ogni tre giorni, circa una donna su tre nel mondo ha subito violenza nella sua vita. Violenza verbale, psicologica, fisica, violenza economica, che si verifica quando alle donne viene negata l’autonomia finanziaria. I numeri sembrano non lasciare scampo, ma la violenza non è un destino. Contro la violenza si può combattere e lo dimostrano le storie, raccontate nel libro “Ho detto no”, edito dal Sole 24 Ore in uscita oggi in libreria e domani in edicola, scritto da Chiara Di Cristofaro e Simona Rossitto. “Storie di donne che ce l’hanno fatta, hanno messo in ordine, tassello dopo tassello, il puzzle della loro vita, riconquistando la propria dignità, l’autonomia finanziaria e lavorativa, l’indipendenza psicologica. Superando i sensi di colpa, ricominciando da se stesse. Sono uscite dal ciclo della violenza grazie agli strumenti che ci sono a disposizione: l’aiuto dei centri antiviolenza, il supporto psicologico” e altri.

Convegno “Sportello donna Ospedale San Camillo Forlanini” a Roma 

Il 23 novembre appuntamento presso l’Aula Magna dell’Ospedale San Camillo a Roma, dove tra le 9 e le 13 si svolgerà il convegno dal titolo “Sportello donna Ospedale San Camillo Forlanini - 13 anni di pratica di eccellenza”. Lo sportello si trova all’interno del Pronto soccorso del San Camillo, uno dei più grandi ospedali di Roma, e vi si può accedere anonimamente, ricevendo accoglienza psico-sociale da parte di operatrici formate a sostenere le donne vittime di violenza sessuale e psicologica, in famiglia, di tratta.

Festival “La Violenza illustrata” a Bologna 

Dal 25 novembre al 10 dicembre la Casa delle Donne riporta a Bologna il festival “La violenza illustrata – Sconfinate”, giunto alla sua 17ª edizione. “Sconfinate” è il titolo che punta il dito contro “Patria e famiglia”, in opposizione ai confli tracciati dalla violenza maschile contro le donne. Spiega la presidente della Casa delle Donne, Susanna Zaccaria: “A questa violenza rispondiamo facendoci testimoni dell’attitudine femminile e femminista a sconfinare, a deludere l’aspettativa della società patriarcale e a rivendicare i diritti di autodeterminazione e libera scelta”. 

Mostra fotografica e convegno dedicati alle donne iraniane a Bologna

L’esposizione, dal titolo “Come l’acqua. Le donne(in)visibili dell’Iran” mostra oltre 100 fotografie scattate da donne iraniane che raccontano in modo personale la condizione della donna nel Paese. Promossa dall’Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna, la rassegna sarà inaugurata mercoledì 23 novembre alle 13 nella sede di viale Aldo Moro 50, a Bologna, e sarà visitabile fino a venerdì 2 dicembre. Sabato 3 dicembre alle 10, nella sala polivalente Guido Fanti, è previsto un convegno dal titolo “La storia mutevole e vigorosa della donna in Iran”.

Ancona, l’attenzione è universalità della condizione femminile ad ogni latitudine del mondo

“Ogni diritto in meno è uno schiaffo in più” è il titolo della rassegna organizzata a Spazio Presente - Museo della Città dal Comune di Ancona e da Amad, Associazione Multietnica Antirazzista Donne. In programma cinque appuntamenti, tutti con inizio alle ore 17,30 e con ingresso libero, per riportare l’attenzione sulla situazione internazionale e sulla universalità della condizione femminile che ad ogni latitudine del mondo mostra fragilità, vuoti di diritti, soprusi e violenza ma anche la lotta e la solidarietà tra donne. Si comincia oggi con l’incontro dal titolo “Afghanistan, Iran: la rivoluzione è donna”. Nell’appuntamento di venerdì 25 novembre, “Donne al Confine, striscia di Gaza: sconfiggere il dolore con la bellezza”, sarà ospite la palestinese Nidaa Badwan. Si continua il 28 novembre con l’appuntamento dedicato alla “Siria: la guerra è femmina solo nel nome” e il 29 novembre con “Diritti globali: un mondo a misura di donna” per aprire lo sguardo alla condizione femminile a 360 gradi.  

A Fano domenica una fiaccolata per Anastasia, uccisa dall’ex marito a Fano

La fiaccolata si terrà domenica 20 dicembre a partire dalle 17.30 in ricordo di Anastasia Alashri, la23enne profuga ucraina, uccisa a coltellate a Fano dal suo compagno il 13 novembre. “Nel giorno dei suoi funerali verrà proclamato il lutto cittadino” informa il sindaco Massimo Seri.

A Pesaro il Comune dedica una giornata ad Anastasia 

Il Comune di Pesaro promuove il calendario di iniziative organizzate insieme ad associazioni, enti e realtà del territorio. Numerosi gli appuntamenti che si susseguiranno, tra cui il ricordo in Consiglio comunale di Anastasia Alashri, uccisa dall’ex marito. “C’è ancora tanto lavoro da fare, la storia e la quotidianità ce lo insegnano: finché non verrà sradicata la cultura patriarcale e maschilista”, sottolineano gli assessori comunali di Pesaro, Camilla Murgia e Luca Pandolfi

Taranto: Protocollo d’intesa per la prevenzione di femminicidi e Centro d’ascolto per uomini maltrattanti 

Un protocollo di intesa relativo agli interventi per la prevenzione dei fenomeni di violenza contro le donne e il recupero degli uomini autori di maltrattamenti sarà sottoscritto martedì prossimo dal direttore generale dell’Asl di Taranto, dal presidente facente funzioni del Tribunale per i Minorenni e dalla Procuratrice della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni. L’obiettivo è quello di sostenere e divulgare comportamenti non violenti nelle relazioni interpersonali, anche al fine di prevenire la recidiva. Proprio in quest’ottica, Asl di Taranto - prima azienda sanitaria pugliese - sta istituendo un Centro Ascolto Maltrattanti, per l’ascolto, l’accoglienza, il trattamento e il recupero degli uomini autori di violenza e potenziali tali. 

Fondazione Libellula: ‘‘Il tempo delle donne è essenzialmente tempo speso per gli altri’’ 

Non solo sul posto di lavoro: i casi di discriminazione di genere si verificano soprattutto fra le mura domestiche minando l’indipendenza delle donne: solo il 9,3% è responsabile delle decisioni finanziarie in famiglia. Una mancanza di parità aggravata dallo squilibro nella suddivisione dei carichi di lavoro: 3 donne su 4 (76%) non sono felici della divisione delle faccende domestiche e una su due afferma di occuparsi in modo esclusivo dei figli. Ad affermarlo sono più di 4mila donne coinvolte da Fondazione Libellula nella survey ripresa dalla campagna ‘‘La verità non può restare in ombra’’. La Fondazione Libellula, la Fondazione che nasce nel 2020 da un progetto di responsabilità sociale di Zeta Service e che oggi vanta un network di circa 80 aziende virtuose (tra cui Barilla, Furla, Esselunga, Montenegro, Randstad, Zurich).