Le reazioni del mondo cattolico

La Chiesa italiana condanna gli sbarchi selettivi. Attivisti al Viminale con padre Zanotelli

Davanti al ministero dell'Interno un gruppo di attivisti ha esposto uno striscione: “No selezioni, tutti, fateli sbarcare”. Sullo striscione è disegnata anche la nave di una ong e la “S” di selezione ricorda una svastica

La Chiesa italiana condanna gli sbarchi selettivi. Attivisti al Viminale con padre Zanotelli
AP
Nave Geo Barents, concluse le operazioni di sbarco al porto di Catania

Sulla Humanity 1 è iniziato lo sciopero della fame. Oltre trenta delle 35 persone a bordo dell'Humanity 1 hanno iniziato ufficialmente a rifiutare il cibo. Lo hanno riferito componenti dell'equipaggio della nave della ong tedesca che hanno incontrato alcuni degli attivisti che protestano davanti il piazzale del molo dove è ormeggiata la Geo Barents di Medici senza frontiere. Una condizione che sollecita le coscienze di chi vede persone prima che migranti e che obbliga a una precisa scelta di campo.

La Chiesa italiana contro gli sbarchi selettivi

Sbarchi selettivi e discriminazioni tra i migranti non piacciono alla Cei che torna a ribadirlo forte oggi con esplicito riferimento ai naufraghi della Sos Humanity 1 di Catania. "La situazione è drammatica, anticostituzionale, non rispetta le famiglie che sono su queste navi, non rispetta il diritto fondamentale al soccorso della Convenzione di Ginevra", è la viva condanna di monsignor Giancarlo Perego, presidente della Fondazione Migrantes, organismo Cei. "Si spera - ha detto parlando con i giornalisti a margine di un Rapporto sull'emigrazione italiana - che questa situazione si sblocchi e che l'Italia insieme all'Europa continui quel progetto di condivisione, di solidarietà nei confronti dei migranti che sono richiedenti asilo, l'identificazione non può essere fatta a bordo, ma deve essere fatta a terra e anche con tutte le tutele di ogni persona". 

Sulla stessa linea, a fargli eco, il vicepresidente dei vescovi, monsignor Francesco Savino: "Non possiamo permettere assolutamente che ancora una volta i nostri fratelli migranti che vengono dalla fame, dalle guerre, vengano trattati come scarti, come carichi residuali, e non come persone". "Se oggi parliamo del Rapporto italiani nel mondo - ha evidenziato -, l'altra faccia del problema sono gli immigrati che vengono in Italia da dove c'è guerra, da dove non c'è democrazia, dove c'è fame e allora che cosa significa, mi pongo una domanda di senso e di responsabilità, l'accoglienza selettiva? Le parole sono importanti, dicono una visione del mondo, della vita, una politica. Stiamo attenti - insiste - perché questi nostri fratelli migranti non sono assolutamente persone su cui fare selezione, non sono assolutamente oggetti o oggetti smarriti". 

Blitz al Viminale di attivisti con padre Zanotelli

Blitz al Viminale di un gruppo di attivisti con padre Alex Zanotelli, il missionario comboniano che da tempo digiuna per protestare contro le "politiche razziste" nei confronti degli immigrati. Davanti al ministero dell'Interno il gruppo è arrivato con uno striscione eloquente: “No selezioni, tutti, fateli sbarcare”. Sullo striscione è disegnata anche la nave di una ong e la “S” di selezione ricorda una svastica.