Quirinale

Mattarella: "La strada della pace non può fare a meno della Difesa. Pieno sostegno a Kiev"

"Siamo orgogliosi delle donne e degli uomini, nostri concittadini in armi, che hanno saputo contribuire, in aree delicate e in situazioni assai difficili, ad affermare le ragioni della vita contro violenze interne e conflitti internazionali"

Mattarella: "La strada della pace non può fare a meno della Difesa. Pieno sostegno a Kiev"
Rainews24
Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella

"La guerra scatenata dalla Federazione Russa contro l'Ucraina sta riportando indietro di un secolo l'orologio della storia. Non possiamo arrenderci a questa deriva. Da qui il sostegno senza riserve a Kyiv". Lo ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel suo intervento al Quirinale per la cerimonia di consegna delle decorazioni dell'ordine militare d'Italia. L'Italia ha manifestato la sua vocazione di pace. "La Repubblica - con i Paesi democratici con cui si è alleata per costruire un ordine internazionale più equo e inclusivo - ha testimoniato fermamente, con la sua politica estera, la vocazione di pace, in coordinamento con le Nazioni Unite e le iniziative dell'Unione Europea e della Nato. Nello svolgimento di questa politica le Forze Armate hanno svolto un ruolo rilevante". "La strada della pace non potrebbe fare a meno dell'apporto che recate", ha detto il presidente Mattarella consegnando le onorificenze all'Ordine militare d'Italia. "Le pagine che le nostre Forze Armate hanno scritto, nelle missioni a cui Governo e Parlamento le hanno chiamate, ci parlano di spirito di sacrificio, professionalità, umanità - ha affermato il presidente -. Siamo orgogliosi delle donne e degli uomini, nostri concittadini in armi, che hanno saputo contribuire, in aree delicate e in situazioni assai difficili, ad affermare le ragioni della vita contro violenze interne e conflitti internazionali. Hanno contribuito alla lotta contro le forme di guerra asimmetrica promosse dal terrorismo transnazionale". "Il concetto di sicurezza, come voi ben sapete, non si esaurisce nelle problematiche della difesa militare - ha detto ancora il capo dello Stato -. Non riguarda soltanto Stati e frontiere, come abitualmente si era usi considerare, ma riguarda la sicurezza "umana", a partire dalle condizioni di disuguaglianza tra i popoli. È, quindi, un obiettivo che va concepito e perseguito in modo multidimensionale".

Italia sia fattore di stabilità internazionale

"I riconoscimenti dell'Ordine Militare d'Italia che consegno ai militari che hanno dato prova di perizia, senso di responsabilità e valore, onorando il giuramento di fedeltà alla Costituzione, esprimono la tenace volontà della Repubblica di essere un fattore di stabilità internazionale, di promozione di diritti di libertà e di rispetto dei valori universali dei diritti dell'uomo e dei popoli. Di chi, con risolutezza, sposa la causa del dialogo e della cooperazione, senza mai rinunciare alla pacata e salda difesa dei principi su cui si basa quell'ordinamento internazionale, ispirato alla eguaglianza tra Stati e popoli, che caratterizza l'Organizzazione delle Nazioni Unite".

Serve strumento militare altamente flessibile

"Stiamo affrontando situazioni complesse. Il progresso tecnologico porta a un confronto in tutti i domini, quello spaziale e quello cibernetico inclusi, in una situazione che registra, dolorosamente, l'esacerbarsi delle conseguenze dei conflitti sulle popolazioni e sull'ambiente. Questo ci sollecita a uno Strumento militare altamente flessibile e fortemente integrato nella sua dimensione interforze, oltre che organicamente coordinato in ambito Nato e, auspicabilmente, nell'ambito dell'Unione Europea. Capace di intervenire con prontezza, in aderenza a quanto disposto dalle nostre istituzioni democratiche".

Modello italiano peacekeeping scelta lungimirante

"L'Italia contribuisce con generosità, sia nell'Alleanza Atlantica - a sostegno delle esigenze della sicurezza collettiva di Paesi membri - sia nelle missioni decise dalla comunità internazionale, alle operazioni di mantenimento della pace: oltre 6.400 membri delle Forze Armate rappresentano il volto della Repubblica Italiana in più di 36operazioni militari fuori dai confini nazionali. Un contributo rilevantissimo alla autorevolezza del nostro Paese nei diversi consessi internazionali nei quali si esprime la nostra presenza; accanto alla affermazione, sovente, di un modello italiano di "peace-keeping" che viene riconosciuto nella sua validità da tutti gli interlocutori. È una scelta lungimirante, che attesta la raggiunta consapevolezza di come gli interessi nazionali si sostengano e si promuovano nell'ambito della difesa di interessi generali, più ampi, nei quali possono trovare miglior tutela e salvaguardia". 

Il ministro della Difesa Crosetto: “L'Italia farà la sua parte per la pace”

L'Italia "è saldamente collocata nel campo occidentale della libertà. E lo è in particolare modo in questo momento: l'Italia c'è ed è una nazione su cui si può contare e che farà la propria parte per riaffermare la pace". Lo ha detto il ministro della Difesa, Guido Crosetto, nel suo discorso per la consegna delle insegne dell'Ordine militare d'Italia, alla presenza del presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

"L'Italia contribuirà a riaffermare il buon senso anche laddove è mancato affinché il grido di pace si diffonda con sempre nuova forza".