La premier in Egitto per la Cop27

Meloni e Al-Sisi, il bilaterale che fa discutere: l'ombra di Regeni sul summit a Sharm el-Sheikh

Incontro a margine durante la Conferenza sul clima, apertasi oggi. La presidente del Consiglio: "Forte attenzione dell'Italia sui casi di Giulio Regeni e Patrick Zaki". La presidenza egiziana: "Nuovo impulso alle nostre relazioni"

Meloni e Al-Sisi, il bilaterale che fa discutere: l'ombra di Regeni sul summit a Sharm el-Sheikh
Rainews24
L'incontro dei due leader a Sharm

C’era una grande e lunga ombra nera che si allungava sul vertice tra Giorgia Meloni e Abdel Fattah al-Sisi, il presidente egiziano padrone di casa della Conferenza internazionale sul clima Cop27, apertasi oggi a Sharm el-Sheikh. Quell’ombra oscura, il grande “non detto” del summit italo-egiziano riguarda il caso di Giulio Regeni, il ricercatore italiano ucciso al Cairo nel 2016, dove studiava, per il quale da allora si è aperta una grave crisi diplomatica fra i due Stati in merito alle responsabilità dell’assassinio. Le autorità egiziane, infatti, si sono sempre mostrate ostili all’accertamento della verità e non hanno collaborato attivamente nei confronti della giustizia italiana, rendendo impossibile agli inquirenti che stavano indagando notificare gli atti giudiziari a coloro che poi sono diventati imputati (vertici dei servizi segreti e dell’esercito).

Ma la triste vicenda di Regeni non è l’unica a dividere Roma e Il Cairo in questa delicata fase: l’attenzione del nostro Paese è concentrata anche su Patrick Zaki, lo studente egiziano dell’Università di Bologna (sta svolgendo un dottorato all’Alma Mater), accusato per alcuni post su Facebook di vari reati, tra cui minaccia alla sicurezza nazionale, sovversione e propaganda per il terrorismo. Zaki è stato incarcerato per quasi due anni, dal febbraio 2020 al dicembre 2021, e ora si trova in regime di libertà vigilata, mentre il processo a suo carico continua.

Nell’incontro tra i due leader, durato circa un’ora, si è parlato di approvvigionamento energeticofonti rinnovabili, crisi climatica e immigrazione. Ma il bilaterale è stato soprattutto l’occasione per la presidente Meloni di sollevare il tema del rispetto dei diritti umani e di sottolineare la forte attenzione dell'Italia sui casi di Regeni e Zaki. Da parte sua, il presidente egiziano al-Sisi ha espresso la propria “aspirazione” che la visita della premier Meloni in Egitto dia un “nuovo impulso” alle relazioni fra Roma e Il Cairo: lo ha riferito il portavoce della presidenza egiziana, l'ambasciatore Bassam Radi, dando conto del bilaterale italo-egiziano.

Intanto, a Roma, intervistato su Raiuno, il ministro delle imprese e del made in Italy Adolfo Urso, rispondendo a una domanda sul caso Regeni e sull’eventualità che la faccenda fosse “politicamente” chiusa con la stretta di mano tra Meloni e al-Sisi, ha risposto: “L'Egitto è un grande partner per noi: un partner produttivo commerciale, un partner nel campo della sicurezza, del fronte dell'immigrazione clandestina e nel fronteggiare il terrorismo islamico. Però il tema di quello che è accaduto a un nostro cittadino in Egitto è un tema fondamentale che resta nel campo del dibattito politico e soprattutto del confronto: penso che sia un elemento importante e credo che sarà stato sicuramente esaminato anche in questo colloquio”.