Dalle mappe, in questi momenti, la Ocean Viking, “la nave della discordia”, naviga lungo la costa orientale della Sardegna, diretta verso nord. E il sindaco di Porto Torres, Massimo Mulas, si dichiara disponibile ad accogliere nel suo porto il natante di SOS Méditerranée. Al momento non si hanno altre informazioni su eventuali “cambi di rotta”. La nave supererà la Corsica e andrà verso Marsiglia? Oppure, secondo le decisioni prese dalle autorità francesi, si fermerà appena dopo le bocche di Bonifacio, ad Ajaccio o in un altro porto corso? Intanto, la Commissione europea chiede lo sbarco immediato, nel più vicino luogo di sicurezza, di tutte le persone soccorse: "La situazione a bordo ha raggiunto un livello critico e deve essere affrontata con urgenza per evitare una tragedia umanitaria", dichiara la Commissione in una nota.
Quello che va in scena in queste ore è l’ennesimo scontro sulla pelle di oltre 230 persone, migranti economici o naufraghi, persone fragili o in salute; dal precario equilibrio psicofisico o maschi adulti perfettamente in grado di resistere qualche ora a bordo della nave che li ha salvati dal rischio annegamento?
In viaggio verso un porto francese, in Corsica o a Marsiglia
Da una parte, il governo italiano e la sua fermezza, certo di far valere le proprie ragioni anche in sede europea, per non essere lasciato solo a gestire un’emergenza che, a detta di Palazzo Chigi, non può essere solo italiana. Dall’altra parte, il presidente francese e le autorità d’Oltralpe, che si sono offerte di accogliere la nave dell’Ong SOS Méditerranée, definendo il comportamento di Roma “inaccettabile”, prospettando nelle ultime ore una virata verso la Corsica, dove la Ocean Viking potrebbe arrestare la sua navigazione. Da parte loro, le autorità dell’isola si sono già dette disposte ad accogliere le centinaia di migranti a bordo.
“Ci stiamo dirigendo verso la Francia, può essere la Corsica o Marsiglia, ma entro 24-48 ore questa brutta avventura sarà risolta. La situazione a bordo è critica”: lo fa sapere Alessandro Porro, presidente di SOS Méditerranée, che viaggia sul natante insieme al personale di soccorso. Porro sottolinea che “la dichiarazione della portavoce francese guarda al futuro più che al passato, cioè la necessità da parte dell'Italia di farsi carico delle proprie responsabilità”. E aggiunge: “Non bisogna confondere il soccorso in mare, che deve finire in un luogo sicuro e in fretta. La geografia dice Italia o Malta. Il processo di ricollocazione deve essere europeo e solidale”.
Marsiglia: “Pronti ad accoglierli ma decide Parigi”
Si disquisisce, quindi, su punti procedurali e questioni di principio, diritti inalienabili e norme di diritto internazionale e della navigazione. Nel frattempo, il porto di Marsiglia, nelle parole del sindaco Benoît Payan, conferma di essere “in grado” di accogliere la nave. Ma ricorda al tempo stesso che questa decisione spetta al governo centrale di Parigi. “Mi sono rivolto al governo francese dicendo che sarebbe un onore per Marsiglia, nonché un onore per la Francia, accogliere l'Ocean Viking” ha dichiarato alla stampa il primo cittadino marsigliese. “Se questo fosse necessario, Marsiglia, che è un porto storico e ha questa tradizione, è in grado di accoglierli”. Il sindaco socialista ha aggiunto che accogliere l'Ocean Viking “è necessario, perché sono naufraghi, parliamo di donne e bambini a bordo di una nave, che erano sul punto di annegare. Non accetterò mai - ha avvertito - che si debba chiedere loro i documenti o il colore della pelle”.
Scontro nella politica francese sulla decisione italiana
Ma quello che il sindaco Payan definisce un vero e proprio “dramma umanitario” scatena la polemica politica in Francia, con il Rassemblement National di Marine Le Pen che parla di “prova di fermezza” da parte di Palazzo Chigi, chiarendo che “se venissimo eletti, intendiamo fare la stessa cosa che ha fatto lei”. A dirlo è Jordan Bardella, nuovo presidente del partito della leader sovranista francese.
“Giorgia Meloni è coerente rispetto alla politica di Emmanuel Macron. Macron vuole accogliere tutti”. Bardella ha poi aggiunto: “La signora Meloni dice a Macron Visto che sei così accogliente, ora accogli anche queste persone”. Penso che ha ragione perché è ciò per cui è stata eletta. Se venissimo eletti, intendiamo fare la stessa cosa che ha fatto lei, e in particolare ciò che ha fatto Matteo Salvini quando era ministro dell'Interno: non accogliere nessuna barca di migranti” conclude il fedelissimo di Marine Le Pen.
Dall’altro lato, la sinistra francese lancia un appello al presidente Macron affinché dia il proprio via libera all'apertura di un porto francese, uno qualsiasi, alla Ocean Viking. Esprimendosi a nome della Nupes (Nouvelle Union Populaire Ecologique et Sociale) - la coalizione che riunisce France Insoumise (Mélenchon), Partito socialista, Europe-Ecologie-Les Verts e Partito comunista - il deputato Benjamin Lucas ha dichiarato: “Auspichiamo che cessino gli infantilismi drammatici e criminali tra governi europei che si rinviano la palla quando si parla di vite umane”.