Intervista a Vincenzo Musacchio

Il riciclaggio tra economia e finanza

Come le nuove organizzazioni mafiose riciclano i loro profitti illeciti

Il riciclaggio tra economia e finanza
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GdF, antiriciclaggio foto archivio

Lultima relazione dellUnità di Informazione Finanziaria (UIF) della Banca dItalia segnala un rilevante aumento di operazioni finanziarie sospette. La maggior parte di esse è nel nord dellItalia, ma il fenomeno ha ormai assunto una valenza internazionale. Abbiamo approfondito il tema con il criminologo Vincenzo Musacchio.

Professore, ci spiega in breve cos’è il riciclaggio?

Il riciclaggio è una condotta illegale per ripulire” il denaro sporco attraverso attività legali. Chi ricicla deve evitare di essere scoperto così mimetizza il denaro sporco come se fosse un profitto ottenuto legalmente. I mafiosi non possono detenere grandi somme di denaro senza spiegarne l'origine altrimenti rischiano la confisca dei beni. Ciò significa che devono trovare qualsiasi stratagemma per eludere i controlli da parte delle forze dell'ordine e della magistratura: il riciclaggio è uno degli strumenti adeguato a questo scopo.

In questo settore si parla anche di autoriciclaggio, di cosa si tratta?

Lo commette chi ricicla ed è al tempo stesso l'autore del delitto dal quale proviene il denaro o il bene illecito (es. il mafioso che con i soldi delle estorsioni acquista un immobile). Si punisce chi occulta i beni provenienti da azioni criminali che lui stesso ha commesso. Lo scopo del reato resta quello di dissimulare e ripulire i proventi o i beni ottenuti illegalmente. 

È di questi giorni lultima relazione dellUnità di Informazione Finanziaria della Banca dItalia sulle operazioni bancarie sospette, che dati ci consegna?

Nel secondo semestre 2021 lUIF ha ricevuto 69.401 segnalazioni di operazioni sospette. Un aumento del 15% rispetto al secondo semestre del 2020. In tutto il 2021 le segnalazioni di operazioni sospette sono state 139.524 con un aumento del 23% rispetto al 2020. Lorgano di controllo della Banca dItalia ha adottato dieci provvedimenti di sospensione di operazioni sospette, per un valore di quasi quattro milioni di euro. In aumento anche le transazioni sospette nell'ambito della collaborazione tra autorità giudiziarie italiane e straniere. Questi dati ci confermano, se ce ne fosse bisogno, che il riciclaggio di denaro è un problema diffuso nel settore bancario e finanziario ed è molto difficile da stanare poiché sta assumendo sempre più dimensione transnazionale. Occorrono nuove tecnologie antiriciclaggio e sanzioni più severe.

Il riciclaggio, quindi, non è soltanto un problema italiano?

Il riciclaggio di denaro è un problema mondiale e colpisce circa tre trilioni di euro ogni anno, oscillando dal 2% al 7% del PIL globale. Nella classifica stilata nel Rapporto Global Money Laundering Risks 2021” si può osservare come a livello mondiale Haiti sia lo Stato con il più alto rischio di circolazione di riciclaggio di denaro e finanziamento al terrorismo con un indice di 8,49, mentre, il Paese più affidabile è Andorra con un indice di 2,73. Sono più di cento gli istituti bancari internazionali con flussi di denaro sospetti, per oltre duemila miliardi di dollari, in centosettanta Paesi nel mondo. Dati molto preoccupanti che confermano la transnazionalità di questo crimine.

Quali sono i metodi più usati dalle mafie per riciclare?

Le mafie più moderne per ripulire i loro soldi sporchi usano istituzioni bancarie e finanziarie e tutte quelle attività ad alto reddito, facendo sembrare che il denaro provenga da attività legali. Molte organizzazioni criminali utilizzano società di comodo. È il modo con cui, ad esempio, i trafficanti di droga possono detenere denaro in conti bancari senza destare sospetti. Le attività più comuni coinvolte nel riciclaggio di denaro sono sempre quelle che muovono grandi quantità di denaro, come catene di alberghi e ristoranti, complessi turistici, discoteche, enti di beneficenza. Larte o i preziosi sono altri settori dove c’è riciclaggio. Le nuove mafie riciclano anche nel settore immobiliare, nei casinò, nelle banche, nel commercio, negli investimenti finanziari, attraverso attività in contanti e persino nel mondo virtuale (Internet).

Come funziona il riciclaggio nel settore immobiliare?

Gli affari del settore immobiliare muovono ingenti somme di denaro e si servono sistemi finanziari legittimi come banche e società di mutui. I mafiosi acquistano spesso un immobile utilizzando denaro contante proveniente da attività illegali e poi lo vendono rapidamente, depositando il ricavato su un conto bancario pulito. Usano spesso una testa di legno per acquistare la proprietà o si servono di società di comodo per compiere l'acquisto. Una volta che hanno venduto l'immobile, risalire all'origine dei fondi di acquisto diventa più difficile e il gioco è fatto.

Corrisponde al vero che si ricicla anche nei casinò?

I casinò hanno una pessima reputazione come luoghi per riciclare fondi illegali. Reputazione giustificata se si pensa che gestiscano grandi quantità di contante. Le mafie possono facilmente ripulire il denaro sporco mentre giocano. Pagano le fiches del casinò con i loro proventi illegali, giocano un po' e poi incassano. Il risultato è che entrano con soldi sporchi ed escono con denaro pulito mascherato da vincite. 

Com’è coinvolto il settore bancario nelle attività di riciclaggio?

Molte indagini della magistratura italiana (per tutte vedasi lOperazione Thomas” in Calabria) ci hanno mostrato come le mafie siano in grado di possedere un proprio istituto bancario o finanziario che utilizzano per ripulire i fondi illegali anche su larga scala. Se un riciclatore di denaro possiede una banca, una società di mutui o una di compravendita di azioni, può trasferire il denaro attraverso la propria organizzazione a un altro istituto finanziario abbastanza facilmente. Questi trasferimenti spesso avvengono sotto forma di cambi di valuta molto difficili da rilevare da parte delle altre istituzioni finanziarie coinvolte e dalle agenzie di regolamentazione e controllo.

Si ricicla anche nel settore del commercio?

Assolutamente sì. Si dissimulano i proventi di reato spostando i profitti mediante transazioni commerciali. Questo può includere: sovra e sotto fatturazione di beni e servizi, emissioni di fattura multipla, spedizioni in eccesso e in difetto o beni e servizi e prestazioni erroneamente descritte. Le aziende possono portare a termine queste operazioni alterando i prezzi e le quantità dimportazioni ed esportazioni e far sembrare i profitti più grandi di quanto in realtà non sia. In buona sostanza siamo di fronte ad una pratica illegale che prevede il coinvolgimento di chi emette la falsa fattura e di chi la riceve.

La diversificazione dei proventi illeciti può essere considerata una tecnica di riciclaggio?

Sicuramente è un modo di allontanare il denaro dalle sue origini illegali sottoponendolo a numerose transazioni e in varie forme. I contanti ad esempio possono diventare oro, preziosi, quadri, immobili, bitcoin e così via. Questa differenziazione può portare il denaro illecito a fare il giro del mondo. La transnazionalità delle operazioni rende ancora più difficile l'applicazione delle normative antiriciclaggio, poiché sono coinvolte più giurisdizioni e leggi diverse. 

Lutilizzo di imprese fantoccio” può essere un mezzo per riciclare?

Rivendite di auto, lavanderie a gettoni, autolavaggi, discoteche, pizzerie sono le preferite dai riciclatori di denaro perché fanno cassa contante. Queste società, di fatto mafiose, ma, di diritto legali, sono lideale per riciclare fondi illegali. Non sarà facile dimostrare quanti soldi passano effettivamente in simili aziende ogni giorno. 

Ci spiega cosa è lo smurfing” e come lo si utilizza per riciclare il denaro sporco?

La pratica dello smurfing prevede che da un soggetto siano eseguite una serie di operazioni di versamento e di cambio con una certa regolarità, che mostrano legami tra di loro e che sono riconducibili allintenzione di mantenersi sotto la soglia fissata per far scattare la segnalazione e il controllo previsto dalle leggi sul riciclaggio di denaro. Una specie di destrutturazione dei capitali illecitamente conseguiti. In pratica divido grandi quantità di denaro in porzioni più piccole e le deposito in molti conti diversi, rendendo quasi impossibile rilevare i fondi illegali. Posso destinare il denaro anche in paradisi fiscali allestero se non voglio che rientri come profitto allinterno dellorganizzazione criminale.

Che ruolo hanno le cripto valute e le-commerce nelle attività di riciclaggio?

Il riciclaggio online è senza dubbio un ottimo settore per ripulire i capitali illeciti mafiosi. A differenza di quanto si sia portati a credere, le nuove mafie fanno sempre più ricorso a pagamenti effettuati con cripto valute quali i bitcoin e più recentemente i “monero” che non consentono il tracciamento e sfuggono al monitoraggio bancario. Il commercio elettronico invece può essere utilizzato per nascondere la provenienza illecita dei capitali utilizzati per le transazioni. Sono due settori che offrono molte garanzie di anonimato e pochi rischi di essere scoperti. Saranno il futuro mercato dove graviteranno tanti soldi delle mafie.

Quali possono essere secondo lei le misure, preventive e repressive, da adottare contro il riciclaggio di denaro sporco?

Direi che il primo passo da fare sia quello di considerare il riciclaggio di denaro un delitto gravissimo poiché vede uniti in un rapporto simbiotico mafie e colletti bianchi. Occorrerebbe trovare soluzioni per impedire ai criminali di utilizzare le istituzioni bancarie e finanziarie per riciclare i loro fondi illegali. Incidere sulleliminazione del segreto bancario e sui cd. paradisi fiscali. Rafforzare al massimo il sistema della segnalazione di operazioni sospette. Bisogna potenziare gli organi utilizzati per rintracciare i fondi illegali e la possibilità di confiscare i proventi delle organizzazioni criminali. È indispensabile ostacolare il riciclaggio internazionale, attraverso la formazione degli operatori e lideazione di strumenti legislativi e tecnologici sempre più efficaci ed efficienti, da parte dellintera comunità internazionale. In tal senso larmonizzazione delle legislazioni e la cooperazione tra gli Stati giocheranno un ruolo decisivo. Per quanto riguarda laspetto sanzionatorio, occorre inasprire sia le pene detentive sia quelle pecuniarie. Negli Stati Uniti, ad esempio, le multe per la violazione delle normative antiriciclaggio sono pesantissime. Se si è presi a riciclare denaro, i colpevoli possono arrivare a pagare una multa di 500 mila dollari o il doppio della quantità di denaro riciclato. Chi ricicla denaro sporco, per le mafie o i terroristi, finisce in galera con pene che possono arrivare fino a trentacinque anni di reclusione.

 

Vincenzo Musacchio, criminologo forense, giurista, associato al Rutgers Institute on Anti-Corruption Studies (RIACS) di Newark (USA). È ricercatore indipendente e membro dellAlta Scuola di Studi Strategici sulla Criminalità Organizzata del Royal United Services Institute di Londra. Nella sua carriera è stato allievo di Giuliano Vassalli, amico e collaboratore di Antonino Caponnetto, magistrato italiano conosciuto per aver guidato il Pool antimafia con Falcone e Borsellino nella seconda metà degli anni ottanta. È tra i più accreditati studiosi delle nuove mafie transnazionali. Esperto di strategie di lotta al crimine organizzato. Autore di numerosi saggi e di una monografia pubblicata in cinquantaquattro Stati scritta con Franco Roberti dal titolo La lotta alle nuove mafie combattuta a livello transnazionale”. È considerato il maggior esperto europeo di mafia albanese e i suoi lavori di approfondimento in materia sono stati utilizzati anche da commissioni legislative in ambito europeo.