Slovenia

Una donna presidente della Repubblica slovena: Nataša Pirc Musar, giornalista tv e avvocata

La prima donna eletta capo dello Stato nel paese ex jugoslavo ha ottenuto oltre il 53% delle preferenze con un'affluenza che ha sfiorato il 53%, oltre 10 punti in più rispetto alle elezioni presidenziali del 2017

Una donna presidente della Repubblica slovena: Nataša Pirc Musar, giornalista tv e avvocata
(ApPhoto)
Nataša Pirc Musar

La Slovenia ha per la prima volta una donna presidente. È Nataša Pirc Musar, candidata indipendente, che al ballottaggio odierno si è affermata sullo sfidante conservatore Anze Logar. A scrutinio pressocchè ultimato, con lo spoglio del 99,9% delle schede, a Pirc Musar è andato il 53,86% dei voti rispetto al 46,14% ottenuto da Logar, con un'affluenza che ha sfiorato il 53%, oltre 10 punti in più rispetto alle elezioni presidenziali del 2017.

Pirc Musar ha raccolto il voto di tutto l'elettorato liberal-progressista, confermando una tradizione ormai trentennale di presidenti di centro-sinistra. Nel voto odierno ha superato il candidato conservatore ed ex ministro degli Esteri, Anže Logar, artefice di una campagna caratterizzata dai toni moderati che gli hanno permesso di distanziarsi dal leader di destra Janez Janša, ma senza riuscire a fare breccia sulla maggioranza dell'elettorato che lo considera ancora troppo vicino all'ex premier, da molti accusato di metodi di governo illiberali e disprezzo dei media. 

Pirc Musar subentrerà a Borut Pahor, giunto al secondo e ultimo mandato, dal quale prenderà formalmente il timone il prossimo 23 dicembre. Avvocata lubianese di 54 anni, un figlio ventenne, Pirc Musar ha un passato decennale come giornalista per la televisione pubblica di Stato, durante il quale ha condotto il telegiornale di punta del primo canale, e per la rete privata Pop TV, con esperienze lavorative e formative anche alla CNN, alla BBC e a Sky News. Ma dopo un dottorato in legge all'università di Vienna, Pirc Musar ha deciso di dedicarsi interamente all'attività forense, dove si è contraddistinta per le sue battaglie dedicate alle libertà civili, al diritto all'informazione - con un passaggio anche come direttrice generale della Televisione di Stato - e alla difesa dei diritti umani. In passato ha anche difeso la ex first lady americana di origini slovene, Melania Trump, ed è un'avvocata affermata nel foro di Lubiana. 

Durante la campagna elettorale Pirc Musar è finita sotto accusa di una parte della stampa per il suo presunto ruolo nel piccolo impero imprenditoriale costruito dal marito colpevole, secondo alcune ricostruzioni, di utilizzare paradisi fiscali per evadere le tasse. Dal suo comitato elettorale, riunito nella Ruska Dača, una proprietà di famiglia alle porte di Lubiana che è anche un edificio storico protetto come monumento culturale, Nataša Pirc Musar ha festeggiato insieme a centinaia di attivisti, ospiti e giornalisti che aveva invitato per celebrare quella che riteneva una vittoria annunciata. "Mi aspetto che le persone riconoscano i valori che difendo come quelli in cui credo e quelli che vogliono loro stessi", ha detto nella sua prima dichiarazione, prima di aggiungere che la Slovenia merita di più e che è pronta a mettersi al lavoro già da domani, perché "abbiamo molto lavoro davanti a noi". Insieme a lei nel comitato elettorale anche l'ex presidente Danilo Turk, mentre nelle settimane scorse un altro ex presidente, Milan Kučan, le aveva espresso il suo sostegno.

Von der Leyen: “Musar apre la porta alle generazioni future”

"Congratulazioni Nataša Pirc Musar per la sua elezione a Presidente della Repubblica di Slovenia. Come prima donna a essere eletta presidente della Slovenia, ha aperto la strada alle generazioni future. Non vedo l'ora di lavorare con lei. Condividiamo l'obiettivo di un'Unione sempre più forte, democratica e resiliente". Lo scrive in un tweet la presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen.