Proteste antigovernative

Iran, Raisi: "Nessuna misericordia per i nemici. Le proteste? Un disturbo"

Il presidente iraniano si scaglia contro i manifestanti. La polizia ha confermato l'uccisione della piccola Saha di 12 anni. Il ministro Tajani convoca l'ambasciatore designato

Iran, Raisi: "Nessuna misericordia per i nemici. Le proteste? Un disturbo"
Ap
Il presidente dell'Iran Ebrahim Raisi

"Non mostreremo misericordia ai nemici". Il presidente iraniano Ebrahim Raisi, nel corso di una cerimonia, ha usato parole dure riferendosi alle proteste antigovernative nel Paese e ha definito “un disturbo” le manifestazioni in risposta alla morte di Mahsa Amini mentre era sotto la custodia della polizia morale. Invece, ha aggiunto, "le braccia della nazione sono aperte a tutti coloro che sono stati ingannati".

L'agenzia di stampa iraniana degli attivisti per i diritti umani (Hrana) ha stimato oggi che 507 manifestanti hanno perso la vita durante le proteste, mentre il numero dei detenuti è compreso tra 14.000 e 16.000. 

"Chiediamo il rilascio incondizionato di tutte le persone imprigionate in Iran per aver esercitato pacificamente le loro libertà", ha twittato il portavoce del Dipartimento di Stato americano Ned Price auspicando la liberazione di chi è in carcere per aver partecipato a proteste contro il governo. Price ha aggiunto che la comunità internazionale continua a sostenere le "coraggiose donne iraniane" con l'espulsione dell'Iran dalla Commissione delle Nazioni Unite sullo status delle donne (CSW).

La polizia spara e uccide la piccola Saha

Ancora un bambino vittima della violenta repressione scatenata dal regime iraniano contro le proteste in corso da mesi in Iran. Il comandante in capo delle forze di polizia iraniane ha confermato la notizia della morte della piccola Saha Etebari, di 12 anni, rimasta uccisa quando agenti in borghese hanno sparato contro l'auto a bordo della quale viaggiava con la famiglia nella provincia di Hormozgan.

Una dinamica identica a quella che lo scorso 16 novembre ha portato alla morte di Kian Pirfalak, di 9 anni ucciso dagli agenti che hanno sparato contro l'auto della famiglia, ferendo in modo grave il padre del piccolo.

 

Roma convoca l'ambasciatore designato

Il ministro degli esteri italiano, Antonio Tajani, ha convocato per domani 28 dicembre alle 12 l'ambasciatore designato iraniano. Il diplomatico non ha ancora presentato le credenziali al Quirinale, ma la gravità della situazione in Iran - viene riferito dalla Farnesina - ha indotto il governo a fare questo passo.