#gliappuntidiGiorgia

Giorgia Meloni apre il suo quaderno di appunti: "Aiutare le persone con il lavoro, non col Reddito"

La premier inaugura una rubrica social per "raccontare la mia settimana di lavoro". Sulla soglia per i pagamenti con carte e bancomat: "60 euro cifra indicativa, per me può essere più bassa. C'è una interlocuzione con la Commissione europea"

Giorgia Meloni apre il suo quaderno di appunti: "Aiutare le persone con il lavoro, non col Reddito"
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La premier Meloni mostra il suo quaderno con "Gli appunti di Giorgia"

“Apriamo insieme i miei quaderni di lavoro. Bentrovati nel primo appuntamento della rubrica #gliappuntidiGiorgia”: è una delle novità della premier Meloni, che ha inaugurato oggi un "momento social" con il quale vorrebbe raccontare la sua settimana di lavoro. “Mi chiedono spesso perché giro con un quaderno d'appunti: lo faccio perché scrivo tutto, quello che penso, che devo fare, risposte a domande che leggo. In questi quaderni - ha spiegato la presidente del Consiglio all'inizio di un lunga diretta Facebook, poi condivisa anche su Twitter – c'è tutto il mio lavoro. Io non ho alcun problema a condividere il mio lavoro e le scelte che faccio con le persone che rappresento; quindi ho deciso di aprire il mio quaderno di appunti, in una rubrica che vorrei fosse settimanale, anche se non sempre riuscirò. Per raccontare il lavoro che abbiamo fatto durante la settimana e dare qualche risposta sui temi più caldi e interessanti, sui quali ci sono più domande. Perché non c'è problema a rispondere su nulla”.

Snocciola il suo primo mese da premier, Giorgia Meloni, toccando i vari temi del recente calendario che l’hanno vista alla guida del governo italiano: dai vertici internazionali ai provvedimenti contro la mafia, dall’emergenza ambientale a Ischia alla manovra finanziaria, sicuramente il provvedimento più importante dell’anno (e, di conseguenza, del suo neonato esecutivo). Ma non dimentica la crisi aziendale della Lucoil di Priolo, che “abbiamo salvato”, e con essa “il lavoro di circa 10 mila persone (compreso l’indotto), in una realtà come la Sicilia”. Aggiunge di essere “molto contenta del lavoro fatto sulla finanziaria”. Ricorda che “crediamo nella crescita, crediamo nelle aziende” e che per lei non bisogna “disturbare chi vuole fare”, una frase ormai ripetuta come un mantra.

Sul Reddito di cittadinanza: “Voglio aiutare le persone a uscire dalla povertà con il lavoro”

E sull’annoso tema del Reddito di cittadinanza, che ha portato il Movimento 5 Stelle - partito promotore della misura, che l’ha subito difesa levando gli scudi contro il governo - la premier ha precisato: “Voglio aiutare le persone a uscire dalla povertà con il lavoro: il lavoro porta ovunque, il Reddito di cittadinanza ti tiene dove sei, non c'è scampo”. Meloni ha poi aggiunto, commentando un video di una donna che si lamentava per la stretta al Reddito prevista in manovra: “Tra percepire il reddito e rubare, un'opzione di andare a lavorare forse dovresti prenderla in considerazione. Più percepirai il Reddito, più sarai povero e difficile da inserire nel lavoro. Voglio regalare la dignità del lavoro a persone che non meritano di essere mantenute. Non voglio che la gente sia costretta a votarmi, voglio costruire libertà”.

Sul pos apertura alla Commissione europea?

Altro tema “caldo” in queste settimane di esame della manovra, il pos e la soglia di pagamento degli importi, per i quali gli esercenti non hanno l’obbligo di accettarli anche con carte o bancomat: “Il piccolo importo attualmente valutato da noi è quello della sanzione. La soglia dei 60 euro è indicativa, per me può essere anche più bassa. Su questo c'è ovviamente una interlocuzione con la Commissione europea, perché il tema del pagamento elettronico è uno degli obiettivi del Pnrr quindi bisogna vedere come andrà a finire l'interlocuzione”.