Il riconoscimento

Le donne dell'Iran sono "eroine dell'anno 2022": lo dice Time

Il prestigioso riconoscimento alle donne che animano la protesta in corso da quasi tre mesi e scatenata dalla morte di Mahsa Amini

Le donne dell'Iran sono "eroine dell'anno 2022": lo dice Time
LaPresse
Protesta contro la morte di Mahsa Amini in Iran

Il Time, oltre al riconoscimento alla persona dell'anno, ha attribuito alle donne dell'Iran il riconoscimento di "eroine dell'anno", per le proteste cominciate quasi tre mesi fa, il 16 settembre, a seguito della morte della 22enne curda Mahsa Amini mentre era in custodia della polizia morale a causa di una ciocca di capelli che fuoriusciva dall'hijab, il velo islamico obbligatorio nella Repubblica islamica a guida sciita.

Secondo alcuni analisti le proteste coinvolgono oramai l'80% del Paese e rappresentano la più grande minaccia alla Repubblica islamica dalla sua costituzione nel 1979. Gli iraniani chiedono riforme strutturali sia sociali che economiche, dopo anni di crisi trascinata dalle sanzioni cominciate col patto per il nucleare (Jcpoe), arenatosi nel 2018.

Protagoniste indiscusse di queste proteste, le giovani iraniane della generazione Z - sottolinea il magazine americano - vivono una vita che è sempre più "in contrasto" con il messaggio ideologico della Repubblica islamica, tra una repressione sempre più forte e le sanzioni statunitensi che hanno devastato l'economia del Paese mentre il sistema di potere appare "paralizzato" e "preferisce l'isolamento" internazionale.

"Tra i tanti motivi per cui la ribellione sta andando avanti da così tanto tempo c'è la risposta balbettante di un governo che riconosce la fondatezza della denuncia. Ci sono vecchie élite rivoluzionarie che hanno messo in guardia da un sistema che ha completamente smarrito la strada, non può più permettersi di sovvenzionare la sua base sociale tradizionale, ha alienato tutti gli altri, compresi i religiosi, e ha subordinato il benessere dei suoi cittadini alla sicurezza", prosegue il Time nella sua analisi.

"Il movimento che stanno guidando è istruito, liberale, laico, cresciuto con maggiori aspettative", sottolinea il magazine, spiegando che tra le rivendicazioni alla base delle proteste delle donne ci sono "università e viaggi all'estero, lavori dignitosi, stato di diritto, accesso all'Apple Store, un ruolo significativo in politica, la libertà di dire e indossare qualunque cosa". 

Una foto Mahsa Amini a Tehran, Iran Getty
Una foto Mahsa Amini a Tehran, Iran

La protesta cominciata con le donne è poi divenuta sempre più massiccia e trasversale. Secondo le ong dei diritti umani sono quasi 500 le vittime della forte repressione da parte degli ayatollah al potere che considerano i manifestanti "nemici di Dio", reato che porta fino alla pena di morte in vigore nel Paese. Tra le vittime sono molte le eroine adolescenti rimaste uccise nelle proteste dal pugno di ferro dei pasdaran e dei basij.

Sono 18.000 gli arrestati e una ventina le condanne già emesse, davanti all'incredulità e alle critiche della comunità internazionale, che chiede il rispetto dei diritti umani e di genere nel grande paese del Medioriente.

Qatar 2022, Galles - Iran: tifosi dell'Iran GettyImages
Qatar 2022, Galles - Iran: tifosi dell'Iran