Diritto d’asilo

Rapporto Migrantes: 1.800 morti nel Mediterraneo in 10 mesi

"Le frontiere dell'Europa sono aperte per alcuni e chiuse per altri"

Rapporto Migrantes: 1.800 morti nel Mediterraneo in 10 mesi
AP
Migranti in fuga dalla Libia

“Per qualcuno le frontiere sono aperte, per altri neanche i porti dopo un naufragio sono disponibili”. È quanto emerge dalla sesta edizione del Rapporto Migrantes sul “Diritto d'asilo”, dedicato al mondo dei richiedenti asilo e dei rifugiati.

Dal Rapporto della Fondazione Migrantes, organismo della Conferenza episcopale italiana, emerge che l'Unione europea e l'Italia sono “sdoppiate”, solidali con gli ucraini e discriminanti per altri richiedenti asilo. Nel 2022 infatti l'Europa ha dimostrato di poter accogliere oltre 4,4 milioni di profughi ucraini che hanno ottenuto la protezione temporanea, senza perdere nulla in termini di sicurezza e benessere. Nello stesso anno, però, l'Ue "ha fatto di tutto per tenere fuori dai propri confini poche decine di migliaia di persone bisognose di protezione provenienti da altre rotte ed altri Paesi". 

È avvenuto dalla Grecia a tutti i Balcani, dalla Libia alla frontiera con la Bielorussia, dalle enclave spagnole sulla costa africana alle acque del Mediterraneo e dell'Atlantico sulla rotta delle Canarie fino all'ultima "novità" dell'anno, i moli dei porti italiani. 

Soccorso un barchino di migranti ANSA
Soccorso un barchino di migranti

Si tratta di un "pericoloso doppio standard" in materia di asilo, che viene denunciato nel Report 2022 sul diritto d'asilo della Fondazione Migrantes, curato da Mariacristina Molfetta e Chiara Marchetti, presentato oggi alla Pontificia Università Gregoriana.   

"A essere a rischio è lo stesso diritto d'asilo e persino lo stato di salute delle nostre democrazie”, scrivono le curatrici. In questo quadro di pesanti trattamenti discriminanti sia internazionali che nazionali si aprono interrogativi scomodi: i bambini sono davvero tutti uguali? Godono tutti degli stessi diritti? Le persone in fuga da conflitti e guerre che hanno già perso la casa e magari persone care non sono tutte uguali e non hanno tutte gli stessi diritti?  “Ci viene da chiederci se invece per avere accesso a questi diritti bisogna essere biondi o cristiani o venire dal continente europeo”, così le curatrici interrogano provocatoriamente il pubblico.
 

Corpi di migranti galleggiano tra i rottami di una barca dopo il naufragio contro gli scogli al largo dell'isola di Citera, Grecia, il 6 ottobre 2022. (Foto AP/Thanassis Stavrakis)
Corpi di migranti galleggiano tra i rottami di una barca dopo il naufragio contro gli scogli al largo dell'isola di Citera, Grecia, il 6 ottobre 2022.

Mediterraneo resta mare di morte: 1.800 morti in 10 mesi

Alla fine di ottobre 2022 la stima minima dei rifugiati e migranti morti e dispersi nel Mediterraneo è poco inferiore alle 1.800 unità. 

A pagare il tributo più pesante sono coloro che tentano la traversata del Mediterraneo centrale, sulla rotta che porta verso l’Italia e Malta, dove si sono contati 1.295 morti e dispersi, contro i 172 del settore occidentale e i 295 di quello orientale. In quest’ultimo alcuni gravi incidenti negli ultimi mesi hanno già portato il valore provvisorio del ’22 quasi al triplo di quello totale del 2021 (111 fra morti e dispersi). Il 2021, a sua volta, aveva visto crescere le vittime rispetto all’anno precedente in tutti e tre i settori, con un +57% nel Mediterraneo centrale.

Un intervento di soccorso di migranti ANSA
Un intervento di soccorso di migranti

Record di respingimenti nel 2021 per mare e alle frontiere

Il 2021 vanta il triste "record" del numero di migranti e rifugiati intercettati dalla cosiddetta Guardia costiera libica e ricondotti in un sistema organizzato di miseria, arbitrio, vessazioni, taglieggiamenti e violenze: 32.400 persone contro le 11.900 del 2020.

Alle quattro frontiere di terra dell'Italia con Slovenia, Austria, Svizzera e Francia i migranti "irregolari" rintracciati sono in crescita ovunque: oltre 4.800 quelli rintracciati dalla sola polizia di frontiera di Trieste e Gorizia nel 2022 fino a metà settembre, +1% rispetto allo stesso periodo del 2021. I respingimenti dal confine con la Francia sono stati 27.301 nel 2022. Sono stati 106.400 nei primi nove mesi del 2022 gli attraversamenti "irregolari" delle frontiere esterne dell'Ue dai Balcani occidentali.

L'Organizzazione mondiale delle migrazioni conta almeno 252 rifugiati e migranti che hanno perso la vita in azioni di respingimento realizzate dalle autorità europee e denunciate dai sopravvissuti, come pushback (respingimenti illegittimi) fra il 2021 e l'ottobre 2022. 

Attivisti protestano per solidarietà ai migranti a bordo della Geo Barents, ormeggiata nel porto di Catania (Ansa)
Attivisti protestano per solidarietà ai migranti a bordo della Geo Barents, ormeggiata nel porto di Catania

La situazione in Italia

Alcuni numeri della situazione in Italia, raccolti dal Rapporto Migrantes sul “Diritto d'asilo”:

  • 18.801 minori stranieri non accompagnati “presenti e censiti” in Italia alla fine di settembre 2022;
  • 9.661 minori stranieri alla stessa data dell’anno scorso (+94%);
  • 6.000 minori arrivati quest'anno dall'Ucraina (quasi la metà del totale) e poi a seguire da Egitto (1.600 circa), Afghanistan, Tunisia, Albania, Bangladesh, Pakistan, Kossovo;
  • 171.500 profughi che hanno attraversato le frontiere italiane in fuga dall’Ucraina (fino a settembre 2022);
  • 71.300:persone “sbarcate” sulle coste italiane, alla stessa data.
Migranti chiedono aiuto dalla nave Geo Barents ormeggiata a Catania (LaPresse)
Migranti chiedono aiuto dalla nave Geo Barents ormeggiata a Catania

45mila richieste asilo nel 2021 in Italia, in Germania il triplo

Nel 2021, sono state oltre 45mila le richieste d'asilo registrate in Italia, nello stesso periodo la Germania ne ha registrate quasi il triplo con 148.200 domande. La Francia ne ha registrate 103.800 e, la Spagna "ne ha ricevuti di più", 62.05. Alla fine del 2021, prima della guerra in Ucraina, i rifugiati in Italia calcolati dall’Unhcr erano solo 145mila, mentre però la Francia ne ospitava già mezzo milione e la Germania 1.256.000. 
 

Strage migranti durante l'attraversamento della Manica (Ansa/Ben STANSALL)
Strage migranti durante l'attraversamento della Manica

103 milioni di persone in fuga nel mondo

Il Report 2022 sul Diritto d’asilo ricostruisce il quadro delle guerre e delle altre crisi che portano il numero delle persone in fuga nel mondo al più elevato livello di sempre: 103 milioni di persone, più del doppio di 10 anni fa.