Strage alla periferia della Capitale

Spara alla riunione di condominio nel quartiere Fidene a Roma: 3 donne morte e 4 feriti, uno grave

Testimone: “Ha urlato vi ammazzo tutti". L'uomo bloccato da alcuni condomini e arrestato per triplice omicidio aggravato da premeditazione. Procura: "Era pronto a fuggire, aveva con sè il passaporto". Sequestrato poligono dove avrebbe preso pistola

Spara alla riunione di condominio nel quartiere Fidene a Roma: 3 donne morte e 4 feriti, uno grave
Rainews
Colle Salario, sparatoria durante una riunione di condominio

Triplice omicidio volontario con le aggravanti della premeditazione e dei futili motivi. Sono queste le accuse contestate dalla Procura di Roma all'uomo accusato di aver ucciso a colpi di pistola tre donne che partecipavano alla riunione del consorzio Valleverde in un gazebo di Fidene alla periferia della Capitale. Il pm di turno, Giovanni Musarò, ha emesso un decreto di fermo nei confronti dell'uomo contestando anche il tentato omicidio in riferimento alle persone rimaste ferite, e il porto abusivo di armi. E secondo la procura era pronto a fuggire: “aveva con sè il passaporto”.

L'indagato, infatti, aveva con sé al momento della sparatoria il passaporto e in uno zaino vestiti e sei mila euro in contanti.

La strage ieri mattina in via Monte Giberto, una zona nella periferia Nord della capitale, dove un uomo ha aperto il fuoco in un locale durante una riunione di condominio. Le vittime sono tre donne, Sabina Sperandio, Elisabetta Silenzi e Nicoletta Golisano. Alcune persone sono rimaste ferite, una delle quali in gravi condizioni.

Chi è l'assassino: la pistola inceppata

Il killer è stato fermato e portato nella caserma dei Carabinieri del Nucleo Radiomobile di Roma: si chiama Claudio Campiti, 57 anni: stato bloccato dagli stessi consorziati dopo l'inceppamento della pistola usata per la strage, pistola che avrebbe preso ad un poligono di tiro che ora è stato posto sotto sequestro. Campiti aveva chiesto il porto d'armi ma gli era stato negato. Il "no" era arrivato grazie alle informazioni fornite dai Carabinieri del luogo dove viveva, in provincia di Rieti, che avevano riferito delle liti in atto con il consorzio.

La sua vita segnata dalla morte del figlio quattordicenne

Aveva perso un figlio quattordicenne in un incidente in slittino nel 2012 a Sesto, in provincia di Bolzano, Claudio Campiti. Il tribunale aveva condannato un maestro di sci e due responsabili del centro sciistico nel 2016. Nel 2017 la Corte d'appello aveva confermato la sentenza e il risarcimento di 240 mila euro per la famiglia. Nelle zone del reatino dove Campiti risiedeva la storia era nota, e c'è chi aveva notato nell'uomo, da quell'episodio in poi, un cambio di atteggiamento e carattere.

Spesso Campiti si rivolgeva con lettere e mail alla stampa locale per riportare l'attenzione sul caso di suo figlio oppure per intervenire in occasione di incidenti simili. "Non vorrei cadere nel banale ma è così: mi alzo la mattina e c'è Romano; vado a letto la sera e c'è di nuovo lui", confessò nel 2016 al quotidiano Alto Adige. "Può sembrare assurdo - proseguì - ma oggi mio figlio è più presente nella mia vita di prima. Penso a quello che avrebbe potuto fare, se - dopo quel tragico incidente - non fosse diventato un ricordo"

 

 

“Ha urlato vi ammazzo tutti e ha cominciato a sparare”

Secondo il racconto di una testimone, l'uomo "è entrato nella sala, ha chiuso la porta e ha urlato vi ammazzo tutti e ha cominciato a sparare". Per la riunione, alla quale partecipavano circa 30 persone, era stata presa in affitto la sala di un bar di via Monte Giberto. L'uomo avrebbe sparato subito ai dirigenti del consorzio che amministrava il condominio.

Antiche ruggini condominiali per la gestione del consorzio sarebbero alla base dell'azione omicida. Nel passato c'erano state denunce incrociate tra Claudio Campiti e il Consorzio Valleverde. L'uomo utilizzava anche un blog in cui raccontava del suo rapporto conflittuale con la struttura del Lago di Turano. Secondo alcuni consorziati non voleva pagare le spese di gestione.

Il Prefetto di Roma, Bruno Frattasi ha convocato per oggi, alle 10.00, una riunione del Comitato Provinciale per l'Ordine e la Sicurezza Pubblica, d'intesa con il Sindaco di Roma Capitale, Roberto Gualtieri.

Gualtieri: episodio che sconvolge città

"Gravissimo l'episodio di violenza che sconvolge la nostra città. Tre vite spezzate e feriti gravi per una sparatoria durante una riunione di condominio. Sono in contatto con il Prefetto e domani parteciperò al Comitato per l'ordine e la sicurezza. La mia vicinanza alle famiglie". Lo scrive, su Twitter, il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri.