L'arresto per associazione mafiosa

Bonafede, il prestanome di Matteo Messina Denaro, si avvale della facoltà di non rispondere

Silenzio del geometra di Campobello di Mazara durante l'interrogatorio di garanzia che si è svolto questa mattina nel carcere palermitano dove è recluso da lunedì

Bonafede, il prestanome di Matteo Messina Denaro, si avvale della facoltà di non rispondere
Ansa/Facebook
Andrea Bonafede

Ha scelto il silenzio davanti al Gip e al Pm Piero Padova. Andrea Bonafede, il geometra di Campobello di Mazara che ha prestato l’identità al boss Matte Messina Denaro si è avvalso della facoltà di non rispondere durante l’interrogatorio di garanzia questa mattina. 

L’interrogatorio si è svolto nel carcere palermitano di Pigliarelli dove è recluso. "L'ho trovato bene. Aspettiamo la conclusione delle indagini”, ha detto l'avvocato Aurelio Passante, il legale di Bonafede, uscendo dal carcere. Bonafede è stato arrestato lunedì per associazione mafiosa. 

E intanto, Matteo Messina Denaro, catturato il 16 gennaio dai carabinieri del Ros, ha rinunciato a comparire all'udienza preliminare nel procedimento "Xydi" che ha visto coinvolti padrini e gregari della mafia agrigentina fra cui l'avvocata Angela Porcello e il compagno Giancarlo Buggea, condannati rispettivamente a 15 anni e 4 mesi e a 20 anni. 

La posizione del capomafia era stata stralciata perché Messina Denaro era latitante e in questi casi una legge del 2019 prevede la sospensione del procedimento. All'udienza di oggi davanti al gup di Palermo, alla quale il boss avrebbe potuto partecipare in videoconferenza dal carcere de l'Aquila, è arrivata una rinuncia come già aveva fatto il 19 al processo sulle stragi del 1992 a Caltanissetta.