Scontri a Parigi, 20 fermati

La Francia in sciopero contro la riforma delle pensioni. Sindacati: due milioni di persone in piazza

Paralisi nella rete dei trasporti, fermi gli insegnanti, gli ospedali, le raffinerie e stazioni di servizio. La polizia blocca il corteo nella capitale per la presenza di individui violenti. Macron ribadisce: "Si va avanti"

La Francia in sciopero contro la riforma delle pensioni. Sindacati: due milioni di persone in piazza
(ApPhoto)
Parigi, proteste contro le proposte di modifica delle pensioni

Sono oltre 2 milioni le persone che hanno manifestato in Francia contro la riforma delle pensioni: lo ha dichiarato il segretario generale della Cgt, Philippe Martinez, mentre il ministero dell'Interno non ha fornito le sue stime. Le manifestazioni a Parigi e in molte altre località di tutto l'Esagono sono state oltre 200, nel giorno dello sciopero generale proclamato dai sindacati contro la proposta di alzare l'età pensionabile da 62 a 64 anni. Qualche tensione si è registrata a Parigi, Lione e Rennes, dove le manifestazioni erano particolarmente affollate.

Il corteo più imponente, quello parigino, è partito alle 14 da Place de la République, nella giornata che segna il primo atto di una mobilitazione che si presenta come un braccio di ferro con il governo per il ritiro del progetto che punta ad aumentare da 62 a 64 anni l'età pensionabile. Parigi era blindata dalla notte precedente, le stazioni della metropolitana sul percorso della manifestazione, da République a Bastille fino a Place de la Nation,  chiuse e transennate, banche e diverse boutiques sono tornate a proteggere le loro vetrine con barriere di legno o ferro come ai tempi della protesta dei gilet gialli. 

Il corteo è stato bloccato dalla polizia a 200 metri dalla Bastille, per la presenza di gruppi di violenti isolati, che sono stati indirizzati verso strade adiacenti al percorso principale. Alcune decine di persone hanno danneggiato un'agenzia di assicurazioni e altre boutiques sul Boulevard Beaumarchais. La polizia ha risposto con un fitto lancio di lacrimogeni e ha fermato una ventina di persone dopo il lancio di sassi contro gli agenti da parte di persone con il passamontagna. Scontri o danni sono stati segnalati - oltre che nella capitale Parigi - anche a Lione e Rennes.
 

Disagi si sono registrati nei servizi di trasporto, in particolare per Intercity e treni usati dai pendolari, diverse scuole chiuse e anche altri servizi pubblici. All'aeroporto di Parigi Orly è stato cancellato un volo su 5 mentre nella metropolitana di Parigi hanno funzionato normalmente soltanto le due linee di treni senza conducenti. 

Il presidente francese Macron, parlando in conferenza stampa a Barcellona nell'ambito del 27esimo vertice tra Spagna e Francia, ha fatto sapere che il governo andrà avanti con la riforma delle pensioni nonostante le proteste. “E' un bene ed è legittimo che si esprimano tutte le opinioni, questa è la democrazia”, ma “in ogni democrazia ci sono regole e norme” e bisogna agire quando è il momento, ha detto Macron.

Con lo sciopero dei sindacati contro la riforma delle pensioni è iniziato il 'giovedì nero' dei francesi. A incrociare le braccia per protestare contro l'allungamento da 62 a 64 anni dell'età pensionabile sono i dipendenti di molti settori dei trasporti: dai lavoratori ferroviari della Sncf e della Ratp (la rete di trasporti di Parigi) ai controllori di volo negli aeroporti e quelli dei trasporti pubblici di molte città, a partire dalla capitale. L'agitazione coinvolge anche le scuole, gli ospedali, oltre a raffinerie e stazioni di servizio.

E i disagi colpiscono tutti, studenti e lavoratori. “Impossibile lavorare, non ne posso più", dice Clémentine. “Una giornata nera per protestare, non ci sono trasporti, quindi impossibile raggiungere il posto di lavoro e in più oggi scioperano anche molti insegnanti”, dice Mariana, madre di due figli e lavoratrice. “Un disastro - dice un'altra mamma -  nella scuola di mia figlia sono solo due insegnanti a non aderire allo sciopero, solo due, tutti gli altri aderiscono”. 

Sul fronte delle raffinerie e stazioni di servizio, secondo la Confederazione nazionale del lavoro (Cgt) ha scioperato tra il 70 e il 100% dei dipendenti della maggior parte delle raffinerie Total Energies. "Ovunque, le spedizioni sono state sospese", ha riferito Eric Sellini, coordinatore nazionale del sindacato per Total Energies. "Niente entra o esce" da queste strutture, ha assicurato il sindacalista. Secondo un primo punto della Cgt, nei turni mattutini alla bioraffineria di La Mède, il deposito di carburanti delle Fiandre, vicino a Dunkerque, e nello stabilimento petrolchimico di Carling (Mosella) ha aderito allo sciopero il 100% dei lavoratori. 

Nella raffineria di Donges (Loire-Atlantique) il 95% ha incrociato le braccia e in quella della Normandia l'80%, mentre le squadre della raffineria di Feyzin (Rhone) erano in sciopero per oltre il 70%. Intanto in molte città - da Nizza ad Ajaccio, ma anche a Lorient, Vannes, Maubeuge e Cambrai - si sono tenuti cortei.