L'arresto del boss della mafia Matteo Messina Denaro arriva proprio mentre la camicia insanguinata del magistrato Rosario Livatino è a Roma per essere esposta in una teca nelle sedi delle massime istituzioni tra cui la Camera dei deputati, la Corte di cassazione, il Campidoglio e il comando della Guardia di finanza.
L'assassinio e la beatificazione
Livatino fu assassinato a 37 anni il 21 settembre 1990 dalla Stidda, un'organizzazione criminale attiva all'epoca nel sud-ovest della Sicilia. Il 9 maggio 2021 il magistrato è stato beatificato e dichiarato martire della Chiesa cattolica.
La teca con la camicia
La teca d'argento, arrivata per la prima volta a Roma venerdì sera, contiene la camicia azzurra a quadri, con il sangue rappreso del giudice che fu ucciso da un gruppo di fuoco di quattro sicari mentre si recava in tribunale ad Agrigento sulla sua Ford Fiesta. Sulla teca è incisa la sigla "S.T.D.", cioè "Sub Tutela Dei", sotto lo sguardo e la protezione di Dio, con la quale Livatino iniziava ogni pagina delle sue agende. In basso sempre nella teca ci sono le parole "Codice penale" e "Vangelo".
A Roma fino a sabato
Oltre che nelle sedi delle massime istituzioni civili la camicia insanguinata sarà esposta fino a sabato anche in università, scuole superiori e parrocchie. Livatino si batté tutta la vita per sradicare le organizzazioni criminali, Stidda e Cosa nostra, dal territorio di Agrigento nel cui tribunale lavorò prima come sostituto procuratore e poi come giudice tra il 1979 fino al giorno della sua morte.