L'incidente a settembre a Noventa di Piave

La morte di Giuliano De Seta durante uno stage, Calderone: "Cambieremo la norma sui risarcimenti"

Il ministro del Lavoro interviene dopo le polemiche per il mancato rimborso da parte dell'Inail perchè "la famiglia supera (per quanto di poco) il tetto previsto per la rendita"

La morte di Giuliano De Seta durante uno stage, Calderone: "Cambieremo la norma sui risarcimenti"
Ansa/Intagram
Giuliano De Seta, lo studente 18enne di Ceggia morto il 16 settembre scorso, in un incidente in fabbrica, durante il periodo di alternanza scuola-lavoro, in una foto tratta da Instagram

"Va cambiata immediatamente" la normativa vigente sui risarcimenti su chi muore durante il periodo di alternanza scuola-lavoro "e lo faremo con il prossimo decreto a cui stiamo lavorando in questi giorni, primo veicolo normativo utile". Lo afferma il ministro del lavoro Marina Calderone, intervenendo sulla tragica morte, avvenuta a settembre, di Giuliano De Seta in una fabbrica a Noventa di Piave (Venezia), ma non risarcita da Inail in base alla normativa vigente".

"Per questo motivo, avevo già convocato per il 12 gennaio un tavolo tecnico sulla sicurezza sul lavoro e sui correttivi più urgenti alla normativa al quale parteciperanno tutte le parti sociali e datoriali, i Ministri dell'Università e quello dell'Istruzione, l'Inail e l'Ispettorato nazionale del Lavoro", aggiunge Calderone. 

"Quando muore un giovane durante un periodo di alternanza scuola-lavoro in azienda è una grave sconfitta per il sistema creato a protezione della vita di ogni lavoratore", aggiunge Calderone che esprime quindi la  vicinanza alla famiglia di De Seta, "come ministro del lavoro e delle politiche sociali e come mamma, consapevole che nessun risarcimento economico potrà mai lenire il loro dolore. Ma a questo - sottolinea il ministro - si aggiunge anche il senso di profonda ingiustizia che deriva dal vulnus normativo esistente che consente il risarcimento economico ai familiari solo quando a subire l'infortunio mortale è il principale percettore del reddito. Questa regola è vigente da troppo tempo per sopravvivere ancora nel nostro ordinamento e  ha riguardato tante altre famiglie in questi anni".

La famiglia: “Nessuno scontro con l'Inail”

“Non esiste alcuno scontro con l’Inail, mai chiesti i rimborsi”, dice la famiglia del giovane morto durante lo stage, “non sapevamo nemmeno che ci fossero riconoscimenti per le spese del funerale”, rimarcano Enzo De Seta e Antonella Biasi, i genitori di Giuliano. “Non siamo nelle condizioni di entrare nella vicenda. Del risarcimento danni non  ci interessa, noi vogliamo solo sapere cos'è successo a nostro figlio", insiste il padre dopo che il caso è tornato “alla ribalta" per la lettera datata 19 novembre dell’Inail in cui si comunicava la “chiusura del fascicolo” con la “non prevista erogazione della rendita per la morte del figlio”. 

A novembre la chiusura del fascicolo  “Una comunicazione che per la famiglia non cambiava la situazione — precisa il loro avvocato Luca Sprezzola —. Da noi non erano mai partite richieste nei confronti dell’Inail, bensì verso l’azienda e la scuola”. Capitolo chiuso, dunque. Ma solo per i De Seta. Di fronte alla bufera scoppiata con tanto di condanna della politica per il diniego del rimborso, giovedì la direttrice dell’Inail Enza Scarpa ha precisato che la famiglia supera (per quanto di poco) il tetto previsto per la rendita. Di contro “abbiamo riconosciuto l’infortunio mortale sul lavoro subito e questo sarà importante anche ai fini processuali — spiega Scarpa — E anche gli altri aiuti previsti dalla legge sono stati erogati: ci siamo occupati dell’incidente sul lavoro di De Seta dal giorno in cui è accaduto per dare alla famiglia tutto il supporto possibile". L’ Inail cioè, comunica la direttrice, “ha riconosciuto le spese per il funerale”.