Aveva 94 anni

Addio a Burt Bacharach, genio della musica e vincitore di Grammy e Oscar

Compositore per oltre 70 anni, celebre per i suoi arrangiamenti inconfondibili, lascia un'eredità di centinaia di canzoni, da "Walk on by" a "Raindrops keep fallin' on my head", interpretate da tutti i grandi nomi dello scenario musicale

Addio a Burt Bacharach, genio della musica e vincitore di Grammy e Oscar
AP Photo
Burt Bacharach

Burt Bacharach, uno dei più grandi compositori, particolarmente prolifico e popolare, vincitore dell'Oscar, che ha incantato milioni di persone con arrangiamenti  e indimenticabili melodie, da "Walk on By", "Do You Know the Way to San Jose" e dozzine di altri successi, è scomparso all'età di 94 anni. 

Bacharach è morto a casa sua a Los Angeles per cause naturali,  ha affermato la sua agente Tina Brausam. Negli ultimi 70 anni, solo Lennon-McCartney, Carole King e una manciata di altri artisti hanno  rivaleggiato con il suo genio, le sue canzoni immediatamente orecchiabili che continuano ancora oggi ad essere eseguite, suonate e canticchiate anni e anni dopo essere state scritte. 

 

Ha centrato una serie di successi da Top Ten in classifica fin da dagli anni '50 e la sua musica è presente ovunque: dalle colonne sonore dei film alla radio allo streaming.

"Alfie", "I Say a Little Prayer", “I'll Never Fall in Love Again” e “This guy is in Love With You” sono alcune delle canzoni rese celebri da Dionne Warwick, la sua interprete preferita, ma Bacharach, di solito in tandem con il paroliere Hal David, è entrato anche nel repertorio di Aretha Franklin, Dusty Springfield, Tom Jones e molti altri. 

Elvis Presley, i Beatles e Frank Sinatra sono tra gli innumerevoli artisti che hanno fatto “cover” delle sue canzoni, mentre artisti più recenti continuano a cantare o campionare i suoi celebri brani, come White Stripes, Twista e Ashanti. "Walk On By" da solo è stato eseguito praticamente da tutti, da Warwick e Isaac Hayes alla band punk britannica The Stranglers, nonché da Cyndi Lauper

 

Bacharach era sia un innovatore che un fautore del ritorno al passato, la sua carriera è andata avanti in parallelo all'era rock. È cresciuto con il jazz e la musica classica ed era poco avvezzo al rock quando cominciò a comporre, negli anni '50. La sua sensibilità infatti sembrava più allineata con Tin Pan Alley che con Bob Dylan, John Lennon e altri compositori del panorama musicale, ma i grandi nomi del rock apprezzavano la profondità della sua musica, apparentemente antiquata. 

“La versione semplificata di lui ha a che fare con ‘facile ascolto’", ha detto di lui Elvis Costello, che con Bacharach ha scritto l'album del 1998 "Painted from Memory". “Può essere piacevole ascoltare quelle canzoni, ma non c'è niente di facile in loro. Provate a  suonarle. Provate a cantarle”, sfida Costello.

Burt Bacharach ha trionfato in molte forme d'arte: otto volte vincitore del Grammy, premiato compositore a Broadway per "Promises, Promises" e tre volte vincitore dell'Oscar per colonne sonore e brani spettacolari.

Ha ricevuto due Academy Awards nel 1970, per la colonna sonora di "Butch Cassidy and the Sundance Kid" e per la canzone "Raindrops Keep Fallin' on My Head" (co-autore con Hal David). Nel 1982, lui e l'allora moglie, la paroliera Carole Bayer Sager, hanno vinto l'Oscar per "The Best That You Can Do", il tema di “Arthur” con Dudley Moore e Liza Minelli. Altre colonne sonore composte da Bacharach comprendono "What's New, Pussycat?", "Alfie" e il tema di James Bond "Casino Royale", del 1967.

La musica addolcisce il cuore, ti fa sentire qualcosa se è buona, porta dentro un'emozione che potresti non aver mai provato prima “, ha detto Bacharach in un'intervista ad Associated Press nel 2018. “È qualcosa di molto potente se sei in grado di farcela, se l'hai dentro il tuo cuore”.