Carcere duro

Chi sono i quattro boss al 41-bis con cui avrebbe potuto parlare Cospito a Sassari

I nomi contenuti nella relazione inviata al ministero della Giustizia dal Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria, ricevuta anche dal sottosegretario Andrea Delmastro

Chi sono i quattro boss al 41-bis con cui avrebbe potuto parlare Cospito a Sassari
Vincenzo Garofalo / Ansa
Il carcere di Bancali a Sassari

Ci sono 85 persone, tutte condannate per reati di mafia, nel carcere Bancali di Sassari, dove fino a tre giorni fa era recluso anche Alfredo Cospito, fino al trasferimento a Opera. Solo quattro di questi, però, secondo quanto riferisce oggi l'agenzia Ansa, vengono nominati nella relazione fornita dal Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria (dap) all'ufficio del gabinetto del ministero della Giustizia e al sottosegretario Andrea Delmastro, che ha la delega alle carceri:  Pietro Rampulla, Pino Cammarata, Francesco Di Maio e Francesco Presta.

Rampulla, soprannominato l'artificiere per la sua dimestichezza con gli esplosivi, ha un passato da estremista nero ed è indicato come uno degli esecutori della strage di Capaci: secondo le indagini dell'epoca, sistemò la carica finale assieme al cugino di Brusca. La relazione conterrebbe i contatti e le conversazioni captate riportate dal Gruppo operativo mobile (il 'Gom', reparto mobile del Corpo di polizia penitenziaria) che Cospito avrebbe avuto durante la sua ora d'aria con i quattro, definiti in gergo carcerario 'dame di compagnia', ossia i singoli detenuti (sempre gli stessi) scelti per l'unico momento di socialità, che avviene tra due persone nel cortiletto di pochi metri quadrati del carcere di Bancali. La scelta può avvenire al massimo per gruppi di quattro, a rotazione.

Tra gli alti 81 detenuti al 41-bis al Bancali ci sono ex superboss della mafia, della 'ndrangheta e della camorra. La sezione a loro dedicata è al centro della casa circondariale ed è costruita in modo che i corridoi che percorrono non si incontrino mai.