A due mesi dal viaggio di Xi in Arabia Saudita

Il presidente iraniano Raisi è a Pechino: da Xi Jinping per rafforzare l'intesa con la Cina

Obiettivo: ammorbidire l'impatto delle sanzioni occidentali contro Teheran. Iran e Cina hanno forti legami economici e nel 2021 hanno firmato un "patto di cooperazione strategica". Xi: "La Cina sostiene l'Iran nella resistenza all'unilateralismo”

Il presidente iraniano Raisi è a Pechino: da Xi Jinping per rafforzare l'intesa con la Cina
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Visita a Pechino di Raisi

Il presidente iraniano, Ebrahim Raisi, ha iniziato la sua visita di tre giorni a Pechino. Si tratta della prima missione nel gigante asiatico da quando ha assunto il ruolo di capo di Stato della Repubblica islamica, nell'agosto 2021. Raisi - a capo di una folta delegazione - incontrerà l'omologo cinese, Xi Jinping, con l'obiettivo di rafforzare l'intesa tra Pechino e Teheran, anche per ammorbidire l'impatto delle sanzioni occidentali.

Pechino ha steso il tappeto rosso per il presidente iraniano, alla sua prima visita in Cina da quando ha assunto la carica: Raisi è stato accolto a Pechino con ventuno salve di cannone, nel suo primo giorno di visita, ed è giunto nella capitale cinese accompagnato da una folta delegazione di personalità di spicco della politica e dell'economia iraniana per la prima visita ufficiale di un presidente della Repubblica Islamica in venti anni.

XI Jinping: “Cina sostiene Iran nella salvaguardia della sovranità nazionale e nella resistenza all'unilateralismo”

Il presidente cinese Xi Jinping ha definito i due Paesi "amici in situazioni difficili". "La Cina sostiene l'Iran nella salvaguardia della sovranità nazionale e nella resistenza all'unilateralismo e alla prepotenza", ha detto Xi in una dichiarazione riportata dalla Tv di Stato cinese. Xi ha aggiunto che Pechino "si oppone alle forze esterne che interferiscono negli affari interni dell'Iran e che minano la sicurezza e la stabilità dell'Iran", promettendo di "lavorare insieme su questioni che coinvolgono i rispettivi interessi fondamentali", senza fornire ulteriori dettagli.

L'ultimo incontro tra i due capi di Stato risaliva al settembre scorso, a Samarcanda, in Uzbekistan, a margine del vertice della Shanghai Cooperation Organization. Nei mesi scorsi, la Cina aveva rimarcato il suo sostegno all'Iran “contro le interferenze straniere e a salvaguardia della sua sovranità e integrità territoriale, oltreché della dignità nazionale”, in un apparente riferimento al sostegno di Pechino alla Repubblica islamica rispetto alle proteste anti-governative nel Paese, che hanno attirato la condanna dell'Occidente.

Firmati 20 memorandum di cooperazione bilaterale

Con l'occasione i due Paesi hanno firmato venti memorandum d'intesa di cooperazione bilaterale. Gli accordi, citati dai media iraniani, includono intese sul commercio internazionale, la communication and information technology, il turismo, la gestione delle crisi, l'ambiente, la proprietà intellettuale, l'agricoltura, le esportazioni, l'assistenza sanitaria, i media lo sport e la cultura. 

I rapporti tra Cina e Iran si erano consolidati nel 2021, quando Pechino e Teheran avevano firmato un accordo per il partenariato strategico globale del valore stimato in 400 miliardi di dollari che prevedeva investimenti cinesi in infrastrutture iraniane in cambio di forniture di gas e greggio da Teheran. 

Gli accordi di cooperazione erano particolarmente attesi: la Cina è il primo partner commerciale dell'Iran, che assorbe gran parte dell'export di greggio di Teheran (a dicembre scorso la Cina ha importato più di 1,2 milioni di barili al giorno, il 130% in più dei volumi dello stesso mese del 2021, nonostante le sanzioni a cui è sottoposto l'Iran, un dato che fa della Repubblica islamica il terzo fornitore di greggio alla Cina, dietro Russia e Arabia Saudita). Gli investimenti, però, almeno fino ad ora languivano: nel primo anno di presidenza di Raisi, gli investimenti cinesi nell'economia iraniana si sono fermati a quota 162 milioni di dollari, inferiori a quelli riservati ad Afghanistan e Turchia.

Nel corso della visita sono previsti colloqui anche su questioni internazionali di comune interesse, tra cui la stabilità in Afghanistan e la sicurezza regionale. Raisi è accompagnato a Pechino anche dal capo negoziatore di Teheran per la questione nucleare iraniana, Ali Bagheri Kani, un segnale che i colloqui per il ripristino dell'accordo sul nucleare iraniano (Jcpoa) potrebbero avere un posto alto nell'agenda degli incontri durante la visita.

La missione di Raisi - la prima di un presidente iraniano in 20 anni - arriva a due mesi da quella di Xi in Arabia Saudita, durante la quale la Cina aveva rafforzato l'intesa con i Paesi del Golfo, non senza irritare Teheran, per la citazione nel comunicato congiunto tra Pechino e i Paesi dell'area di una disputa di sovranità tra Iran ed Emirati Arabi Uniti per tre isole nello Stretto di Hormutz amministrate dalla Repubblica Islamica.

Pechino aveva in seguito precisato che era pronta a un "ruolo costruttivo" per migliorare le relazioni tra Iran e Paesi del Golfo. Per gli analisti cinesi, citati dal tabloid Global Times, obiettivo principale di Raisi sarà quello di rafforzare il legame con Pechino, in particolare rispetto all'accordo di cooperazione "politica, strategica ed economica" della durata di 25 anni raggiunto nel 2021. L'accordo, del valore di 400 miliardi di dollari, prevede forniture di greggio e gas iraniani alla Cina in cambio di investimenti nelle infrastrutture. 

L'intesa tra Cina e Iran si è ulteriormente approfondita a dicembre scorso, con la firma di 16 memorandum d'intesa durante la visita a Teheran del vice primo ministro uscente, Hu Chunhua, in campi che riguardano l'energia, il gas, il petrolio, gli investimenti congiunti, le interazioni finanziarie e le infrastrutture, tra cui i porti. 

A rimarcare il sostegno di Pechino alla Repubblica islamica è stato il vice ministro degli Esteri, Deng Li, che ha partecipato alle commemorazioni per i 44 anni dalla rivoluzione islamica iraniana tenute dall'ambasciata iraniana a Pechino e ha avuto un incontro con l'ambasciatore Mohammad Keshavarzadeh, sulle relazioni bilaterali e sulle "questioni di interesse reciproco".