Dal cielo

Attesa per il passaggio della cometa di Neanderthal, l'ultima volta risale a 50mila anni fa

Scoperta poco meno di un anno fa, alle 18.11 ora italiana ha raggiunto la distanza minima dalla Terra, a 42 milioni di chilometri. Ma la visibilità migliore dovrebbe essere intorno alle 5 del mattino del 2 febbraio

Attesa per il passaggio della cometa di Neanderthal, l'ultima volta risale a 50mila anni fa
Ansa/Michael Jager
Particolare della cometa C/2022 E3 (ZTF), fotografata il 25 gennaio da Michael Jager

Stavolta, a “ferire il velo nero”, non sarà la cometa di Halley, come cantava Irene Grandi, ma quella dei Neanderthal, che alle 18.11 ora italiana è passata alla minima distanza dalla Terra, a circa 42 milioni di chilometri. Anche se, precisano subito gli astrofisici, il momento migliore per osservarla sarà a notte fonda, poco prima dell'alba, quando la Luna sarà tramontata.

Scoperta poco meno di un anno fa e denominata con la sigla C/2022 E3 (ZTF), la cometa è ormai nota fra media e appassionati come “la cometa dei Neanderthal” poiché, analizzandone l'orbita, è emerso che passò l'ultima volta vicino alla Terra circa 50 mila anni fa, all'epoca dei nostri progenitori.

“Ovviamente siamo nelle mani del meteo, su cui siamo però fiduciosi, ma oggi è la notte più attesa per questa cometa” ha commentato l'astrofisico Gianluca Masi, responsabile del Virtual Telescope Project.

Alle 18:11 del 1° febbraio, ora italiana, la cometa ha toccato la sua minima distanza dalla Terra, a 42 milioni di chilometri, ma riuscire a vederla a occhio nudo è stato molto difficile, anche se lontani da luci e fari tipici delle città e dei grandi agglomerati. Il momento migliore per tentare di osservarla potrebbe essere a partire dalle 5 del mattino del 2 febbraio, quando partirà anche la diretta del Virtual Telescope e la Luna si avvierà al tramonto, migliorando così la visibilità del cielo.

Ed è stata catturata a Lanciano (Chieti) una suggestiva “cartolina” della cometa dei Neanderthal. A cogliere il passaggio di questo antico “visitatore del cosmo” è stato il Gruppo Astrofili Frentani. Si tratta di una foto densa di particolari ed è stata realizzata da Attilio Bruzzone e Antonio Ferretti. “Questa piccola montagna volante larga un chilometro, fatta di ghiaccio e polvere - spiegano gli Astrofili - è un visitatore dal nostro lontano passato. Comete come questa sono la memoria di un Sistema Solare antico. Come l'ululato dei lupi di Jack London nel Richiamo della foresta, ci portano il canto dell'infanzia del mondo”.

Quella di stanotte sarà una delle ultimissime opportunità per osservare la cometa dei Neanderthal, che già si sta allontanando dal Sole e, da stanotte, anche dalla Terra. Gradualmente, poi, scomparirà alla nostra vista. Arrivederci a fra 50 mila anni.

La cometa dei Neanderthal immortalata dal Gruppo Astrofili Frentani, foto realizzata da Attilio Bruzzone e Antonio Ferretti Ansa
La cometa dei Neanderthal immortalata dal Gruppo Astrofili Frentani, foto realizzata da Attilio Bruzzone e Antonio Ferretti