122esimo giorno di sciopero della fame

Cospito: 3 manifestazioni di anarchici in piazza a Roma contro il 41 bis

Situazione sotto controllo nelle 3 piazze con le forze dell'ordine massicciamente schierate. Scanditi cori oltraggiosi contro Biagi e D'Antona. Il 24 febbraio si annuncia nuovo presidio per la sentenza della Cassazione sulla revoca del 41 bis

Cospito: 3 manifestazioni di anarchici in piazza a Roma contro il 41 bis
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Cospito: presìdi in tre piazze romane, 'Alfredo sta morendo'

Si sono conclusi i tre presìdi degli anarchici che si sono svolti a Roma a Largo Argentina, piazza Trilussa e Campo de' Fiori, per chiedere la revoca del 41 bis per Alfredo Cospito e contro l'ergastolo ostativo. Quello che sta avvenendo è "una vergogna che offende la Costituzione antifascista e la legge di Stato. Siamo qua in solidarietà di Alfredo e in solidarietà di tutti i detenuti al 41 bis. Alfredo sta morendo. Stanno assassinando un uomo giusto". Queste alcune delle parole pronunciate al sit-in sotto la Feltrinelli di Largo Argentina. Sotto la libreria è stato esposto anche uno striscione con scritto "Alfredo libero. 122 giorni di sciopero della fame. Tutti e tutte liberi". 

Ai sit in di Largo Argentina e piazza Trilussa hanno preso parte rispettivamente 30 e 15 manifestanti mentre a Campo de'  Fiori c'erano circa 50 persone ad intonare cori per Cospito. Le tre piazze sono state massicciamente presidiate dalle forze dell'ordine e la situazione è sempre apparsa sotto controllo. 

Cori oltraggiosi contro Biagi e D'Antona

Alcuni anarchici riuniti in largo di Piazza Argentina hanno poi rivolto una serie di cori oltraggiosi contro Massimo D'Antona - docente universitario e consulente del Ministero del Lavoro, assassinato dalle Nuove Brigate Rosse nel 1999 - e contro Marco Biagi ucciso a Bologna nel 2002, sempre per mano delle Nuove Brigate Rosse. "La fabbrica ci uccide, lo Stato ci imprigiona, che (…) ce ne frega di Biagi e di D'Antona", viene scandito.

Su altri striscioni i manifestanti hanno scritto: "Alfredo è un essere umano che da quattro mesi non mangia per protestare contro un regime di tortura e per questo ha messo in gioco la sua vita". "Stanno assassinando un uomo buono". "Alfredo è un valoroso che si trova al 41 bis non per quello che ha fatto ma per quello che è".

L'anarchico Lello Valitutti dal megafono ha perorato la causa di Cospito: "Due petardoni messi alle 2.30 di notte in un posto deserto non potranno mai costituire il reato di strage, né tantomeno di strage politica. La strage politica non è stata usata per Piazza Fontana, per Piazza della Loggia, per le bombe ai treni, per gli 80 morti di Bologna e viene usata per due petardi".

Anarchici annunciano presidio davanti la Cassazione per il 24 febbraio

"Il tempo scorre... la mobilitazione non si ferma". È il testo del volantino che annuncia il presidio in solidarietà con Alfredo Cospito, previsto per venerdì 24 febbraio davanti alla Corte di Cassazione a Roma, giornata in cui è prevista la Camera di consiglio per decidere sul ricorso presentato dalla difesa di Cospito che chiede la revoca del regime detentivo di 41bis. "Noi saremo lì, dalle 11 in presidio, come sempre al suo fianco", si legge sul volantino.

A Campo de' Fiori sono stati esposti un paio di striscioni agli angoli della strada. "Alfredo libero dal 41bis" e "Contro padroni e Stato di polizia": sono i testi affissi. Intanto a piazza Trilussa, nel quartiere romano di Trastevere, è in corso un comizio di un altro gruppo di anarchici.

Cospito, che era detenuto da oltre 10 anni al Bancali di Sassari per la gambizzazione dell'allora amministratore delegato di Ansaldo Nucleare, Roberto Adinolfi, è in sciopero della fame dal 30 ottobre: è stato prima trasferito nel penitenziario di Opera a Milano per le precarie condizioni di salute, poi al reparto di medicina penitenziaria dell'ospedale San Paolo di Milano. Esponente della Federazione anarchica informale, è anche accusato di strage per due ordigni esplosi nei pressi della scuola allievi carabinieri di Fossano nel cuneese nel 2006, che non provocarono feriti.

Cospito: presìdi in tre piazze romane, 'Alfredo sta morendo' ansa
Cospito: presìdi in tre piazze romane, 'Alfredo sta morendo'

 

Condizioni migliorate ma “pronto a riprendere il digiuno totale con sentenza negativa della Cassazione”

Secondo fonti legali, l'anarchico in questo momento ricoverato all'ospedale San Paolo di Milano secondo le disposizioni dell'art. 41 bis, "sta continuando a  prendere gli integratori ma è determinato a riprendere il digiuno totale se il 24 febbraio dalla Cassazione arrivasse una sentenza negativa in merito al ricorso per la revoca del 41 bis''. 

Questa mattina il medico lo ha visitato: le sue condizioni sono ''stabili, è lucido e determinato e c'è un lieve miglioramento - ha osservato - anche grazie agli integratori che sta prendendo, in particolare sodio e potassio, ma se decidesse di riprendere lo sciopero della fame in maniera radicale la situazione potrebbe precipitare rapidamente''. I primi tentativi, nei giorni scorsi, di assumere yogurt, invece, non avrebbero portato ad alcun risultato vista l'incapacità dell'anarchico di trattenere gli alimenti. D'altra parte, la ripresa dell'alimentazione, è stato osservato, è il momento più delicato e pericoloso. In questo momento però la questione, spiegano sempre fonti legali, non si pone perché Cospito non sembra intenzionato a riprenderla almeno fino alla decisione del 24 febbraio. 

La decisione della Cassazione sul ricorso presentato da Alfredo Cospito, è uno degli eventi più attesi della prossima settimana. Al centro dell'udienza, la conferma del regime del carcere duro da parte del Tribunale di sorveglianza di Roma: la procura della Cassazione, ovvero la pubblica accusa, ha depositato il suo parere chiedendo la revoca del provvedimento.