Epicentro a circa 25 km di profondità

Forti terremoti in Turchia e Siria, molti morti

Epicentro nella Turchia meridionale, vicino al confine siriano. Decine di case crollate, vittime tra le macerie. Allarme tsunami anche in Sud Italia

Forti terremoti in Turchia e Siria, molti morti
ApNews
Palazzo distrutto a Kahramanmaraş

Due forti scosse di terremoto - la prima con magnitudo 7.8, la seconda 6.7 - hanno colpito stanotte la Turchia meridionale al confine con la Siria, seguite poi da altre scosse di minore entità. Ci sono molte vittime, sia in Turchia che in Siria: morti, feriti e persone intrappolate fra le macerie delle case crollate.

Il primo sisma è stato registrato alle 03.17 ora locale (le 02.17 in Italia), non lontano dal confine con la Siria, nella provincia a maggioranza curda di Gaziantep, a poco più di 20 chilometri dal capoluogo e 16 dalla cittadina di Nurdağı. Investite anche le province di Malatya e Diyarbakir. Sono almeno 8 le scosse di forte entità registrate dall'INGV: dopo la prima ne sono state avvertite altre 7, tutte comprese tra magnitudo 4,7 e magnitudo 5,6. 

 

I media turchi riportano la notizia di almeno 15 morti, quelli siriani ne contano 11 - ma è un bilancio assolutamente provvisorio: sono decine gli edifici distrutti in entrambi i Paesi. Le immagini diffuse in rete mostrano case crollate e persone che si aggirano nella notte fra le macerie, in diverse città del sud-est del Paese. L'entità del sisma e il fatto che investa una zona popolosa e fitta di edifici privi di strutture antisismiche fanno temere che l'impatto possa essere pesante. 


 


 

Il movimento è stato avvertito anche in Libano, Siria e Cipro. La Turchia si trova in una delle zone sismiche più attive al mondo. Nell'agosto 1999, un terremoto di magnitudo 7,4 ha colpito il nord-ovest del paese, uccidendo 17mila persone. 

Il dipartimento della Protezione civile italiana, sulla base dei dati elaborati dal Centro Allerta Tsunami (Cat) dell'Ingv, ha diramato un'allerta per possibili onde di maremoto in arrivo sulle coste italiane. Si raccomanda di allontanarsi dalle zone costiere, di raggiungere l'area vicina più elevata e di seguire le indicazioni delle autorità locali, avverte in una nota il dipartimento.