Porti sicuri e lontani

La nave Sea Eye con 109 persone soccorse andrà a Napoli, non più a Pesaro

Pesaro, la prima destinazione indicata, è a 5 giorni di navigazione dal luogo di salvataggio

La nave Sea Eye con 109 persone soccorse andrà a Napoli, non più a Pesaro
Twitter @seaeyeorg/PietroBertora
Migranti salvati dalla Sea Eye

Ennesima tragedia nel Mediterraneo centrale. 109 persone sono state soccorse dall'equipaggio di Sea Eye. Per due persone, tra cui la mamma di un  neonato, non c'è stato nulla da fare. "Abbiamo potuto recuperare solo i corpi", dicono da bordo.

Le persone coinvolte, spiega la ong, avevano trascorso "sei giorni su un'imbarcazione inadatta all'alto mare". L'emergenza è stata rilevata e segnalata dall'aereo da ricognizione civile "Seabird" gestito della ong tedesca Sea-Watch nel tardo pomeriggio di giovedì. La Sea-Eye 4 era l'unica nave di soccorso presente nella zona in quel momento ed ha seguito la segnalazione immediatamente, giungendo in sei ore sul posto. Molti dei sopravvissuti vengono curati nell'ospedale della nave, e uno di loro "era in condizioni così gravi che è stata evacuata dalle autorità maltesi con un elicottero di soccorso". "Negli ultimi sei anni - ha affermato Gorden Isler, presidente di Sea-Eye - in più di due dozzine di missioni, siamo sempre arrivati in tempo per evitare la perdita di vite umane. Ma questa volta siamo arrivati troppo tardi per due persone".

Il porto “sicuro” assegnato è Pesaro, a cinque giorni di navigazione, un eternità. Poi fortunatamente qualcuno ci ha ripensato: il nuovo porto sicuro è Napoli.

Eravamo e rimaniamo pronti per una accoglienza seria e diffusa. Spero che abbiano deciso di far attraccare la nave in un porto più vicino e sicuro". Lo ha detto il sindaco di Pesaro, Matteo Ricci, annunciando la decisione del ministero degli Interni di annullare l'approdo a Pesaro. "È disumano tenere in nave bambini e persone in condizioni psico-sociosanitarie precarie per tanti giorni e migliaia di chilometri - ha aggiunto Ricci -. L'approdo in porti lontani è irrazionale". 

Migranti salvati dalla Sea Eye Twitter @seaeyeorg/PietroBertora
Migranti salvati dalla Sea Eye

Intanto una donna è stata ritrovata in mezzo al mare, con un salvagente, da un peschereccio tunisino che l'ha recuperata e, lanciando l'Sos, l'ha consegnata alla Capitaneria di porto. La giovane immigrata è stata già portata al Poliambulatorio di Lampedusa dove si trova in stato di incoscienza. E' probabile che possa venire trasferita, con elisoccorso, in strutture sanitarie meglio attrezzate: ad Agrigento o a Palermo. Potrebbe essere una passeggera dell'ottavo barcone, con 39 persone, soccorso dalla motovedetta Cp319 al largo di Lampedusa. Su un barchino di 7 metri, salpato da Sfax ,viaggiavano in 39, fra cui donne e un minore, originari di Costa d'Avorio, Gambia, Guinea, Tunisia, Bangladesh e Pakistan.