Le tensioni Usa-Cina pesano sui listini

L'euro scende, Tim continua la corsa

Le tensioni Usa-Cina pesano sui listini
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Andamento Mercati

Le tensioni tra Stati Uniti e Cina, dopo l'abbattimento del pallone cinese che ha sorvolato gli States, hanno portato nella notte a un calo di oltre il 2% della borsa di Hong Kong. 

Si fanno sentire anche sugli altri mercati: in Europa l'indice Ftse Mib di Milano scende dello 0,25%, quasi -1% per Londra e Francoforte, -1,48% per Parigi. Scendono di mezzo punto percentuale anche tutti i tre indici principali di New York.

Continua la discesa dell'euro contro il dollaro. Ora per comprare un euro servono 1,0750 dollari. Giovedì scorso ne servivano più di 1,10. Il calo si deve alle aspettative che la banca centrale americana, la Fed, continui con i rialzi dei tassi, dopo gli ottimi dati sulla creazione di posti di lavoro arrivati venerdì dagli Stati Uniti. Ma il dollaro si apprezza anche quando aumentano i rischi geopolitici, come nel caso delle tensioni tra Stati Uniti e Cina.

Tra i titoli a Piazza Affari, continua la corsa di Tim. Oggi +2,85%, da giovedì +11%. Questo dopo l'offerta del fondo americano KKR per la rete di Tim. Finora si era parlato di un'offerta di Cassa Depositi e Prestiti e Macquarie, cioè dei principali azionisti di Open Fiber, nell'ottica di una rete unica a maggioranza pubblica. Dunque il mercato sembrerebbe credere a un'asta al rialzo per la rete.

Sul Ftse Mib seguono due bancari, Intesa Sanpaolo, +2,54%, che corregge dopo il calo di venerdì avvenuto dopo la pubblicazione dei conti, e Banco Bpm, +2%. Chiudono la classifica Moncler, -3,80%, Fineco e StMicroelectronics, -2,50%. 

Sul fronte delle materie prime, stabile il gas destinato all'Europa: il future di marzo è scambiato ad Amsterdam a 57,5 euro al megawattora, -0,7%. Rimane su livelli bassi anche il petrolio, dopo il calo di venerdì, quando il Brent è passato da 83 a poco meno di 80 dollari al barile. Attualmente il valore è di 80,05 dollari.