Indiscrezioni social

Meta nel mirino: indagine per evasione Iva da 870 milioni. E altri licenziamenti in vista

La Procura di Milano indaga su mancati versamenti tra il 2015 e il 2021. L'azienda: "fortemente in disaccordo". E secondo il Washington Post, ci sarà seconda "riorganizzazione" che riguarderebbe migliaia di lavoratori

Meta nel mirino: indagine per evasione Iva da 870 milioni. E altri licenziamenti in vista
(LaPresse)
Mark Zuckerberg

La Procura di Milano avrebbe aperto un'indagine per omesso versamento dell'Iva, tra il 2015 e il 2021, per un ammontare di circa 870 milioni di euro da parte di Meta, la società che controlla Facebook, Instagram, Whatsapp e Messenger. 

Il fascicolo, secondo fonti di stampa, è stato trasmesso ai pm del capoluogo lombardo dai colleghi della Procura europea antifrode (Eppo). La cifra contestata al colosso americano di Mark Zuckerberg è stata conteggiata dal Nucleo di polizia economico finanziaria della Guardia di Finanza. La notizia degli accertamenti fiscali è stata anticipata da Il Fatto quotidiano, ma trova conferma in ambienti inquirenti milanesi.

"Prendiamo sul serio i nostri obblighi fiscali e paghiamo tutte le imposte richieste in ciascuno dei Paesi in cui operiamo. Siamo fortemente in disaccordo con l'idea che l'accesso da parte degli utenti alle piattaforme online debba essere soggetto al pagamento dell'Iva. Come sempre, siamo disposti a collaborare pienamente con le autorità rispetto ai nostri obblighi derivanti dalla legislazione europea e nazionale". E' quanto riferisce un portavoce di Meta in merito all'inchiesta della procura di Milano che indaga sul colosso social.

Ma non è la sola notizia che riguarda il colosso che fa capo al Ceo Mark Zuckerberg: Meta Platforms sarebbe pronta a un nuovo giro di licenziamenti, che dovrebbe riguardare migliaia di lavoratori, e a una riorganizzazione che dovrebbe prevedere l'eliminazione di alcuni livelli della struttura organizzativa, comportando il declassamento di molti manager. 

Lo sostiene, in esclusiva, il Washington Post. Dopo aver tagliato 11.000 posti di lavoro, circa il 13% della forza lavoro, a novembre, il Ceo aveva cercato di rassicurare i dipendenti di Meta, affermando di non "prevedere altri licenziamenti". Questo mese, Zuckerberg ha definito il 2023 "l'anno dell'efficienza", promettendo agli investitori una migliore organizzazione del lavoro. Il titolo di Meta, dopo la notizia, ha ceduto lo 0,7% a Wall Street.