Nei cieli statunitensi e canadesi

Oggetti volanti e non solo palloni: diversi abbattimenti nel weekend, scambio d'accuse Usa-Cina

La Casa Bianca replica alle frasi di Pechino, che aveva accusato gli Usa di aver sorvolato con i suoi palloni-spia i cieli cinesi "almeno 10 volte nell'ultimo anno": "Non ne abbiamo mai mandati" dice la portavoce del Consiglio di sicurezza nazionale

Oggetti volanti e non solo palloni: diversi abbattimenti nel weekend, scambio d'accuse Usa-Cina
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Gli Usa non hanno “mai inviato palloni nello spazio aereo cinese”: è l’ultima replica, in ordine di tempo, in quella che sta sempre di più assumendo i contorni di una vera e propria guerra di palloni e oggetti volanti non identificati, letteralmente UFO; una guerra che si combatte tra gli Stati Uniti e la Cina, le due superpotenze in lotta (non armata) su ogni versante, dall’economia all’egemonia strategico-militare, dalla tecnologia allo sviluppo spaziale. La “guerra dei palloni” ha conosciuto un momento topico all'inizio di febbraio, quando l'esercito Usa ha abbattuto una mongolfiera cinese, ritenuta dal Pentagono un velivolo-spia usato per raccogliere informazioni sensibili. Per la Cina si trattava di un semplice aerostato destinato alle rilevazioni meteo, che per sbaglio aveva deviato dalla sua traiettoria. In un secondo momento, tra l'altro, si è appreso che il “pallone spia” era dotato di un sistema di autodistruzione, che però non è stato attivato. Al di là di come stessero effettivamente le cose, l'avvistamento del “pallone spia” è stato considerato da Washington come una “inaccettabile” violazione della sovranità e della legge internazionale, causando l'annullamento del viaggio a Pechino del segretario di Stato, Antony Blinken.

In altre parole, è una situazione sempre più tesa quella che si sta profilando tra Washington e Pechino. Qui il governo ha accusato la Casa Bianca di aver fatto volare almeno dieci “palloni spia”, senza autorizzazione, nel proprio spazio aereo, dall'inizio del 2022. Nel corso dell’ultimo finesettimana, sopra il Canada e gli Stati Uniti sono stati avvistati tre oggetti volanti, tutti abbattuti. Al momento è del tutto ignota la natura e la funzionalità di questi oggetti, tanto meno chi li abbia messi in orbita.

Il primo "pallone spia" cinese, abbattuto la scorsa settimana ansa/afp
Il primo "pallone spia" cinese, abbattuto la scorsa settimana

Gli ultimi abbattimenti, tutti nello scorso weekend

Ieri un oggetto che volava ad alta quota è stato abbattuto da un F-16 sul Lago Huron, tra il Michigan e l'Ontario: il Pentagono ha spiegato che l'oggetto, di forma ottagonale, non costituiva una minaccia militare ma era un pericolo per il traffico aereo; questo aspetto, infatti, costituisce una delle tante criticità dell’intera vicenda: pur trovandosi ad altezze notevoli, a volte ben al di sopra di quelle a cui viaggiano i voli di linea, la presenza di oggetti volanti non identificati lungo le rotte degli aerei civili potrebbe rappresentare un rischio concreto per le compagnie aeree di tutto il mondo. E sempre il Pentagono ha collegato l'aeromobile abbattuto domenica con un segnale radar che qualche ora prima era stato raccolto (e poi era sparito) sul Montana, sulla zona dei magazzini che contengono i missili intercontinentali statunitensi e altri siti sensibili.

Sabato, invece, un aereo da guerra statunitense F-22, che operava su ordine congiunto del primo ministro canadese Justin Trudeau e del presidente Joe Biden, ha lanciato un missile che ha abbattuto un oggetto che volava a 40mila piedi sopra il Territorio dello Yukon, nell'estremo Nord del Canada: era un oggetto “cilindrico”, più piccolo del primo “pallone spia” cinese.

Venerdì, un F-22 ha abbattuto un altro oggetto non identificato nello spazio aereo dell'Alaska: in quel caso, i piloti statunitensi sono stati in grado di aggirare l'oggetto e hanno riferito che non sembrava trasportasse apparecchiature di spionaggio.

Insomma, la vicenda dei “palloni spia” sembra essere cadenzata quotidianamente da abbattimenti, avvistamenti e altre azioni e ritorsioni da parte delle aviazioni e dei comandi strategici e militari di Usa, Canada e - per quanto riguarda le repliche - Cina. Il fatto che nel giro di pochi giorni siano stati rilevati diversi oggetti volanti misteriosi ha una parziale spiegazione: da quando è stato localizzato e abbattuto il primo “pallone spia” cinese, hanno spiegato ieri a Washington, il Pentagono ha aumentato la sorveglianza del proprio spazio aereo. È come se, in altri termini, ad un’aumentata vigilanza corrispondesse un altrettanto aumento dei riscontri ai sospetti della Casa Bianca; e, cioè, che nei cieli americani e negli spazi aerei ad essi prossimi si trovino molti oggetti volanti, usati dal nemico per operazioni di spionaggio e sorveglianza. Tuttavia, né la Casa Bianca né il Pentagono o il governo del Canada sono apparsi in grado di dire esattamente cosa stia succedendo: un vero vuoto d'informazioni che i repubblicani stanno imputando alla leadership del presidente Biden, per metterla sempre di più in discussione.

Usa, la Marina diffonde le foto dei resti del pallone-spia abbattuto Ansa
Usa, la Marina diffonde le foto dei resti del pallone-spia abbattuto

L’intelligence Usa: “Escludiamo che siano oggetti extraterrestri”

Alla domanda, pronunciata ieri in conferenza stampa, se si possa trattare di UFO, intesi come oggetti extraterrestri non identificati, il generale Glen D. Van Herck, comandante del Northern Command dell'Air Force, ha dichiarato che “a questo punto” non si può escludere nulla. Successivamente, gli uomini dell'intelligence americana hanno escluso che l'Air Force abbia sparato a qualche visitatore alieno. Resta da capire, allora, a chi facciano capo gli oggetti volanti misteriosi.

Il punto centrale della questione, tuttavia, è che gli Stati Uniti non sono ancora in grado di dire - al di là dei sospetti, delle ipotesi e delle varie congetture avanzate in proposito - quale sia la funzione di questi oggetti volanti; quale sia, in altri termini, la loro mission. Contemporaneamente, non si riesce a fare una previsione sul numero di potenziali, future incursioni che ci si deve attendere da qui al prossimo futuro. Per questo, i comandi militari hanno, in via precauzionale, aumentato la sorveglianza. Per poter avere elementi ulteriori e suggerire qualche idea più fondata, bisognerà aspettare per forza di cose la raccolta dei detriti e dei frammenti degli oggetti volanti, di cui si sta occupando l'FBI e la polizia federale canadese.

Tra le teorie dominanti che stanno circolando in queste ore, la principale vuole che si tratti di velivoli inviati dalla Cina, o da un'altra potenza, per sapere di più sui radar o sui sistemi di allerta precoce statunitensi, o per spiarne i siti sensibili. In pratica, Cina (o Russia?) vogliono testare gli Usa sui tempi di risposta a queste incursioni aeree e sui tempi necessari per una prima “risposta”.

Ma la Cina ha già risposto per le rime, ricordando che i palloni statunitensi hanno sorvolato almeno 10 volte il Paese nell'ultimo anno, come sottolineato dal portavoce del ministero degli Esteri, Wang Wenbin, il quale ha anche accusato Washington di “aver abusato” del suo “vantaggio tecnologico” per compiere “operazioni di spionaggio su larga scala” e “rubare segreti” in maniera “indiscriminata”. Accuse a cui, come si ricordava all’inizio, la Casa Bianca ha da poco replicato.