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Egonu: "L'Italia è un Paese razzista, ma sta migliorando. Tornerei in Nazionale"

La pallavolista stasera affiancherà Amadeus nella conduzione del terzo atto del Festival di Sanremo. Sul fronte "Italia razzista", sottolinea la necessità di non generalizzare, e si dice pronta a tornare a vestire la maglia azzurra

Una conferenza stampa animata da domande complesse, che implicano risposte altrettanto articolate. Il tema del resto è naturalmente delicato. Durante la conferenza stampa che porterà alla terza serata del Festival di Sanremo - in cui Paola Egonu vestirà i panni inediti della conduttrice al fianco di Amadeus - alcuni giornalisti hanno chiesto alla pallavolista azzurra (che sembra pronta a tornare tale) se l'Italia sia un Paese razzista, se sul fronte del rispetto dei diritti umani non sia stato incoerente andare a giocare in Turchia.

La risposta di Egonu sull'eventuale carattere razzista del nostro Paese non è un atto d'accusa - evidente la prudenza dell'atleta -; alla fine infatti la pallavolista afferma che “sì, l'Italia lo è”, ma che sta migliorando e che è opportuno non generalizzare. Quanto all'esperienza all'estero, evidenzia che è in Turchia per crescere e tornare in Italia. 

Sul versante rapporto con la Nazionale, le immagini del suo sfogo, delle sue lacrime - dopo aver vinto il bronzo con l'Italia ai mondiali di ottobre 2022 - fecero il giro del web. "Mi hanno chiesto perché sono italiana", disse Paola Egonu parlando con il suo agente. La goccia che ha fatto traboccare il vaso di una ragazza di 24 anni, da tempo al centro delle attenzioni e delle pressioni del mondo sportivo. Arrivò così il suo annuncio di voler lasciare la Nazionale, ma lasciando una porta aperta: “Sono ferita, prendo una pausa dalla Nazionale. Ma non è un addio”.

E oggi Egonu annuncia di essere pronta a tornare a vestire i colori azzurri.